Fleximan in azione, il monito della Polstrada:«Con la vita non si scherza, i velox per strade più sicure»

«La velocità è la principale causa di mortalità negli incidenti stradali». Lo dicono dati statistici e ricerche, in questi giorni rimbalzati sui principali quotidiani, lo conferma Laura Patrizi, comandante della Polizia stradale di Mantova, che il giorno dopo la prima comparsa di un emulo di “Fleximan” anche nel Mantovano, invita gli automobilisti a tenere «comportamenti virtuosi alla guida e a rispettare i limiti». Per fermare le stragi sulle strade.

I numeri

Sulle strade mantovane, nel 2022 sono morte 24 persone, nel 2023 ne sono morte 19. Troppe. E gli autovelox, insieme ad altri fattori, «contribuiscono in modo determinante - spiega Patrizi - all’aspetto preventivo. Per questo non possiamo tollerare comportamenti che configurano reati e che inducono a una sorta di disobbedienza». Insostenibile anche l’atteggiamento di chi giustifica le gesta o scherza sulle scorribande dei vandali che danneggiano gli autovelox: «Ricordiamoci delle persone che hanno perso i loro cari in un incidente» sottolinea la comandante.

La rete

La mortalità sulle strade è un tema trasversale, «un tema che impegna molto la Polizia stradale e le altre forze dell’ordine. Investiamo molte energie nella prevenzione, attraverso attività di sensibilizzazione anche nelle scuole. Si tratta di vite, spesso di giovani vite che se ne vanno. Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare che accada».

Gli autovelox

Le strade della provincia di Mantova, per la loro conformazione, non tollerano velocità elevate. «E questo - continua Patrizi - a prescindere dagli autovelox e dai limiti di velocità. Basterebbe il buon senso. Talvolta soffriamo le regole, ma le regole sono lì per la nostra salvaguardia. E gli autovelox, per i quali esistono condizioni precise che gli enti devono rispettare per l’installazione, sono al servizio di un bene collettivo molto serio, che è la nostra incolumità».

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Pericolo emulazione

“Ti aspettiamo a Mottella“. Sulle auto parcheggiate in zona Boma, qualcuno ha lasciato dei volantini che invitano i sabotatori di autovelox a prendersela pure con il rosso stop di Mottella di San Giorgio, colpevole, secondo chi si è inventato la trovata, di essere “una macchina mangia soldi”. Uno scherzo di cattivo gusto al quale il sindaco, Beniamino Morselli, risponde a tono: «Questi apparecchi non vengono messi per fare cassa come dicono - dice Morselli - Sono strumenti autorizzati e omologati, installati per cercare di dissuadere chi non si comporta regolarmente sulla strada. E attraversare con il semaforo rosso mentre altre macchine partono dalla vie laterali non è una cosa saggia. Tanto che lo stesso codice della strada considera passare con il rosso una violazione grave, che toglie sei punti dalla patente. Se riusciamo a rispettare le regole non succede niente. Quando c’era il vigile era la stessa cosa».

Sempre meno automobilisti cadono, comunque, in errore: «Il numero delle infrazioni che riguardano questo semaforo sono diminuite drasticamente».

Il sindaco di Guidizzolo fa denuncia ai carabinieri

Il Fleximan di Guidizzolo è stato denunciato ai carabinieri per danni alla cosa pubblica. Denuncia contro ignoti, perché al momento non si conosce ancora l’identità di chi ha danneggiato l’autovelox della strada per Birbesi, a Guidizzolo. L’uomo che sabato sera si è preso la briga di togliere il perno che teneva insieme l’alloggiamento della telecamera, poi buttato nel canale, al palo ancorato al suolo. Il sindaco, Stefano Meneghelli, è stato di parola quando ha detto che non avrebbe lasciato correre. I carabinieri potranno contare sulle telecamere di videosorveglianza della zona, che potrebbero aver visto qualcosa nonostante le nebbia. «Le indagini ora sono in corso - dice - ma quasi certamente si tratta di gente del territorio. Di un gesto premeditato, probabilmente ad opera di più persone. Che forse pensavano di fare una ragazzata». Non è così: il danno è quantificato in circa 3mila euro ed è stato distrutto un apparecchio chiesto dai residenti per limitare la velocità in un’area che si trova vicina a una scuola.