Al processo Ies di Mantova prevista una sfilata di 66 testimoni

Al termine della lettura dell’ordinanza che sfiora la mezzora, il giudice Giacomo Forte ha respinto al mittente tutte le eccezioni sollevate dagli avvocati che difendono la Ies e i sei ex dirigenti accusati di inquinamento ambientale e omessa bonifica del polo chimico, l’area industriale alle porte di Mantova: Maurizio Migliarotti, Serenc Zoltan Horvath, Bianca Elena Vasilescu, Richard Milosovic, Luca Perboni e Fausto Ponti. Quest’ultimo è stato assolto per prescrizione per il secondo capo d’imputazione che fa riferimento all’articolo 257 del testo unico del codice dell’ambiente inerente alle contravvenzioni.

Più di sessanta testimoni

Unica eccezione accolta quella sollevata da Gaetano Alaia, che ha chiesto per Migliarotti il non doversi procedere per un capo di imputazione, anche in questo caso per intervenuta prescrizione, poiché il suo incarico da manager era terminato nel 2018, quindi oltre cinque anni fa. Un niet a dir poco articolato è arrivato invece sulla richiesta di dichiarare nullo il decreto che ha disposto il giudizio: i difensori contestavano la modifica di un capo di imputazione relativo alla permanenza del reato secondo la quale le violazioni sussistono ancora oggi. Per il giudice non si tratta di fatti nuovi, per cui si procede. Risolte le questioni preliminari, è stata dichiarata aperta l’istruttoria con il conteggio dei testimoni: tra accusa, rappresentata dalle pm Michela Gregoretti e Silvia Bertuzzi, difese e parti civili, Comune e Provincia, saranno ben 66. Vista l’assenza in udienza dell’avvocata che difende la Provincia, Lucia Salemi, Forte ha cassato uno dei suoi due testi, in quanto l’altro è stato chiamato anche dalla Procura.

Per prescrizione sono già stati assolti anche Attila Zsolt Szalay, Antonino Gulotta e Daniele Galassi. Assolto totalmente Andrea Dalolio. La Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli indagati, illustrando l’impianto accusatorio con settanta pagine di memoria, a testimonianza di una battaglia durissima. La prossima udienza, con gli interrogatori dei primi due testi dell’accusa, sarà il 21 giugno.