Una signora mantovana ha bisogno di soldi ma il prestito online è un imbroglio

Aveva bisogno di denaro in contante. Pochi soldi, ma subito disponibili, per pagare l’affitto e coprire le spese quotidiane. Ha cercato su un motore di ricerca e ha trovato il finanziamento che faceva al caso suo. Peccato che fosse una truffa.

Una donna di 60 anni di Asola è stata vittima, nel 2022, di un raggiro che le è costato qualche centinaio di euro. Martedì 12 marzo, davanti al giudice Gilberto Casari, il suo racconto. Individuato il prestito, la donna ha contattato tramite WhatsApp quella che lei credeva essere una sorta di banca online. Con il suo finanziatore, a processo per truffa, si scambiava soltanto messaggi, sia scritti sia vocali.

Messaggi nei quali le veniva chiesto di versare continuamente denaro attraverso Postepay: prima per l’apertura della pratica, poi per l’assicurazione collegata al prestito e per l’istruttoria. Lei versava il denaro con la speranza che nel giro di poco tempo le sarebbe arrivato il sospirato finanziamento. I soldi, però, finivano su un conto straniero. La donna si è resa conto dell’inganno e ha fatto denuncia ai carabinieri di Castel Goffredo. Il 17 maggio la discussione.