Ubriaco al volante, cerca di prendere a calci i carabinieri
I carabinieri non potevano restare indifferenti alla giravolta dell’auto in strada, alle 3 di notte. Hanno alzato la paletta, e da quel momento è scattata una mezzora di delirio, con un inseguimento, gli insulti, le minacce e i tentativi, maldestri, perché affievoliti dall’alcol, di picchiarli.
Alla fine l’uomo, 62 anni, di Porto Mantovano, con precedenti per guida in stato di ebbrezza e resistenza, è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
È comparso davanti alla giudice Raffaella Bizzarro che ha convalidato l’arresto e rinviato la direttissima a fine mese per consentire all’avvocato di preparare la difesa.
Insospettiti dalla manovra insensata dell’auto, in piena notte, i carabinieri che erano fuori di pattuglia, hanno deciso istantaneamente di fermarlo per controllarlo. L’uomo, dopo aver opposto resistenza, accampando una serie di scuse inverosimili, a malincuore, inveendo contro i militari, si è sottoposto all’alcoltest, da cui è risultato un valore di 1.49, il triplo del limite consentito dalla legge.
Mentre procedevano con il controllo, l’uomo è risalito in auto per fuggire. Uno dei militari ha cercato di fermarlo, attaccandosi alla portiera dell’auto, ma l’uomo ha schiacciato l’acceleratore e sgommando è filato via.
A quel punto i carabinieri di Porto hanno chiamato rinforzi, sono risaliti in auto e l’hanno inseguito. La corsa è terminata nel cortile della casa dell’uomo, dove sono cominciati insulti e minacce, tra cui l’augurio di ammalarsi di Covid e di finire in ospedale, dove avrebbe trovato il modo di vendicarsi. Li ha anche spintonati e a quel punto l’hanno portato in caserma dove è continuato lo show. A quel punto è scattato l’arresto.