Pronto tra un anno il centro giovanile dell’ex bocciofila di Mantova
Tra un anno sarà completata la ristrutturazione dell’ex bocciodromo di viale Te, trasformato in un centro dedicato ai giovani per spettacoli, eventi, dj set, concerti e teatro ma anche per ospitare assemblee studentesche. Nel primi mesi del 2025 sarà anche pronto l’attiguo centro servizi per il parco Te con ristorante, bagni pubblici e sale per piccole iniziative, ricavato nella palazzina liberty oggi occupata da un circolo Arci. É solo la parte principale del grande progetto di rigenerazione urbana messo a punto dal Comune con i 19 milioni di euro ottenuti dal Pnrr e che vedrà altri interventi nella zona.
La trasformazione
«Tutta l’area del Te e buona parte di Te Brunetti sono in trasformazione – afferma il sindaco Mattia Palazzi – sono partiti i lavori per il recupero della palazzina liberty e dell’ex bocciodromo che si concluderanno in un anno, stanno finalmente procedendo le Fruttiere di Palazzo Te pronte a fine estate e, a breve, partiranno i lavori per i sottopassi di via Visi, sul parco Te, e di quello a fianco del nuovo parcheggio Kennedy. Tutto – ricorda il primo cittadino – è partito con il grande intervento di parco Te, due anni fa». Palazzi dice che l’ex bocciodromo sarà «uno spazio per i giovani e la cultura, per le assemblee degli studenti la mattina, per le tante attività che si svolgono già nel parco, e per eventi live».
Stanno finalmente procedendo le Fruttiere di Palazzo Te pronte a fine estate e, a breve, partiranno i lavori per i sottopassi di via Visi e di quello a fianco del parcheggio Kennedy
Mentre procedono i lavori si ragiona anche sulla gestione del futuro centro e sulla programmazione. Il sindaco mette sul piatto una data: «Da settembre – dice – ragioneremo sulla co-progettazione con associazioni e cooperative, sia per la gestione che per il programma».
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La base su cui lavorare già c’è; sono quelle associazioni culturali che erano state coinvolte dal Comune per preparare un programma di iniziative con cui partecipare al bando di Fondazione Cariplo da cui ricavare 450mila euro per completare i lavori del bocciodromo i cui costi, a causa del rincaro dei materiali, erano aumentati. Alla fine si è deciso di abbandonare questa strada per seguirne un’altra. «Le risorse mancanti – dice Palazzi – saranno coperte con l’avanzo e serviranno per intervenire sulle facciate. Poi parteciperemo ad altri bandi per trovare i soldi necessari per l’allestimento del centro. Finanziando noi la parte mancante possiamo concentrarci solo su gestione, allestimenti e programma con la rete di partner che metteremo insieme, sette-otto soggetti che avranno l’Arci come capofila. Ma stiamo anche coinvolgendo tante altre realtà, come quelle che si occuperanno di educazione ambientale nel parco e di iniziative per i bambini».
Finanziando noi la parte mancante possiamo concentrarci solo su gestione, allestimenti e programma con la rete di partner che metteremo insieme
Le associazioni
Nel progetto iniziale per partecipare al bando di Fondazione Cariplo erano state coinvolte le associazioni culturali Ars (con Teatro Magro, Teatro all’improvviso e Carrozzeria Orfeo), O2 e Arci. «Quel bando – spiega Federica Restani, vicepresidente di Ars – era finalizzato a svolgere delle attività per sensibilizzare la cittadinanza e capire quale fosse la funzione del centro nell’ex bocciodromo. Eravamo capofila, disponibili ad essere presenti nel caso si volesse dare una valutazione collettiva sulla funzionalità dello spazio. Non eravamo interessati direttamente alla gestione ma a proporre delle attività da svolgere all’interno – specifica Restani, che è anche presidente della Fondazione Artioli – per il futuro ci interessa solo partecipare alla programmazione culturale».
Anche per il presidente dell’Arci provinciale, Mirko Dei Cas, «il primo bando era rivolto a specifiche attività e a capire quali fossero quelle più gradite alla città. Quanto alla gestione diretta del centro, noi siamo interessati».