Operaio in bilico sul tetto: l’Ats di Mantova chiude il cantiere edile

I tecnici della prevenzione di Ats hanno dovuto chiamare la polizia per farsi aprire e trovare quello che sospettavano: un cantiere edile fuori norma privo delle necessarie misure di sicurezza. A rischiare la vita un operaio di nazionalità straniera che all’ingresso degli operatori si era nascosto nello scantinato. Risultato: cantiere sospeso e l’operaio accompagnato negli uffici della questura.

L’intervento di Ats

Teatro dell’intervento della squadra del servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro di Ats Val Padana è uno stabile di via dei Toscani che una volta ospitava un locale pubblico, oggi imbragato dalle impalcature per quello che dall’esterno sembra un intervento di rifacimento del tetto. Rientrava nell’elenco dei sopralluoghi ordinari in capo ai tecnici per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, che al loro arrivo hanno notato un operaio impegnato sul tetto scoperchiato, mentre dall’interno provenivano rumori di altri lavori in corso.

Arriva la polizia

Dopo aver tentato inutilmente con diversi solleciti di farsi aprire per procedere al controllo, la squadra di Ats ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Raggiunti da una pattuglia della questura, solo allora i tecnici hanno potuto accedere allo stabile che nel frattempo si era svuotato. L’unico operaio rimasto, un uomo di quarantanove anni di nazionalità brasiliana, era l’operaio che poco prima armeggiava sul tetto: si era nascosto nello scantinato dello stabile.

Sul tetto senza sicurezza

In base a quanto ricostruito il cantiere era sprovvisto dei documenti necessari per la sicurezza e l’operaio stava lavorando non su un tetto portante, ma sopra il solaio interno con il rischio di precipitare nel vuoto da un momento all’altro. Il servizio Psal, guidato dal responsabile Alberto Righi, ha quindi sospeso il cantiere tra l’altro al momento del controllo sprovvisto della cartellonistica necessaria. Un altro cantiere edile irregolare quindi, ma non stupisce più di tanto se si pensa che solo nel 2023 su 463 controllati, quelli irregolari erano ben 168. Vale a dire oltre uno su tre. E per ciascuno si trattava di più irregolarità: le sanzioni erano state 435.