Ecco la mappa del mare pulito in Friuli Venezia Giulia
TRIESTE Il primo maggio inizia la stagione balneare in Friuli Venezia Giulia e, come da normativa, a 15 giorni dal ritorno ufficiale in spiaggia Arpa Fvg ha dato il via, ieri mattina da Molo Audace a Trieste, alle attività di campionamento delle acque balneabili della regione.
Mare, fiumi e laghi, tutti siti solitamente frequentati da bagnanti, verranno monitorati mensilmente, per valutare livelli di inquinamento e parametri sulla presenza di escherichia coli, enterococchi intestinali e altri organismi tossici: tra questi la Ostreopsis ovata, un’alga dannosa che può provocare infezioni respiratorie e la cui fioritura, la scorsa estate, aveva fatto scattare la “fase d’allerta” a Canovella de’ Zoppoli.
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ACQUE IN BUONA SALUTE
L’ultimo dato disponibile fa statistica con i campionamenti effettuati da Arpa Fvg nelle ultime quattro stagioni balneari (estati 2020-2023), confermando un’alta percentuale di costa balneabile in regione.
Il 97% dei siti del Friuli Venezia Giulia in cui viene effettuato il monitoraggio delle acque, in particolare, risulta “eccellente”, nonché in netto miglioramento rispetto alla stagione precedente.
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I SITI BALNEARI
La rete di campionamento regionale comprende 66 siti destinati alla balneazione (di cui 55 in mare lungo la costa e 11 presso tra laghi, fiumi e torrenti): di questi, 64 siti presentano qualità appunto “eccellente”, uno riporta livelli “buoni” (riferito, annota Arpa Fvg, a un corso d’acqua interno) e in uno solo i valori di balneabilità sono valutati “sufficienti”.
I LIVELLI A DUINO
Si tratta del lembo di costa davanti alla Dama Bianca di Duino, dove nelle scorse stagioni sono stati sforati i limiti di legge dei valori di batteri, verosimilmente «a causa di una perdita fognaria», spiega la direttrice di Arpa Fvg Anna Lutman. In questi casi, «comunque rari», l’Agenzia si occupa di «fare comunicazione preventiva», come precisato dall’assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro ieri in conferenza stampa. La situazione alla Dama Bianca, assicura Arpa, è a ogni modo «in rientro» e per la stagione alle porte non si prevedono problemi a fare il bagno: lo attesta anche la promozione della qualità delle acque del sito da “scarsa” a “sufficiente”.
I CAMPIONAMENTI
La campagna di campionamento, che per legge deve partire a 15 giorni dall’inizio della stagione balneare – in Friuli Venezia Giulia fissato al primo maggio – è stata intanto inaugurata ieri mattina (e le prime rilevazioni proseguiranno anche oggi) con l’attracco su Molo Audace della “Effevigi”, motonave di Arpa dedicata al monitoraggio delle acque. I campionamenti proseguiranno mensilmente il 13 e 14 maggio, 10 e 11 giugno, 8 e 9 luglio, 5 e 6 agosto, fino al 2 e 3 settembre (deroga per il lago di Sauris, dove il periodo balneare va dal 27 giugno al 21 agosto).
I BATTERI DA MONITORARE
Oltre alla ricerca di escherichia coli ed enterocchi intestinali, i cui livelli elevati possono indicare contaminazione fecale, Arpa Fvg svolge anche un monitoraggio specifico su possibili implicazioni igienico-sanitarie legate alla presenza di microalghe come cianobatteri (a oggi mai rilevati in regione) e della potenzialmente tossica Ostreopsis ovata, monitorata in quattro siti della costa.
L’ALGA TOSSICA
In gergo detta “Bloom”, la Ostreopsis ovata è una microalga tipica dei mari tropicali, in anni recenti fiorita anche nelle acque della regione a causa del riscaldamento globale. L’esposizione alle sue tossine tramite inalazione (ad esempio, mentre nuotiamo) può provocare disturbi respiratori con laringiti e congiuntiviti talvolta accompagnate da febbre o vomito.
Lo scorso 21 agosto, l’Ostreopsis era stata rilevata in tutte le stazioni di monitoraggio, ma era stata Canovella de’ Zoppoli a far scattare la “fase d’allerta” per l’elevata concentrazione della microalga nelle acque antistanti la spiaggia. Arpa Fvg aveva allora dato tempestiva comunicazione alle autorità competenti, che avevano dunque attuato le misure di prevenzione nella zona balneare. Il fenomeno, a ogni modo, si esaurì spontaneamente nel giro di pochi giorni: da allora, non sono pervenute segnalazioni di infezioni. Né sono stati rilevati danni alle comunità locali di organismi marini, come ricci o stelle di mare, acerrime nemiche della Ostreopsis. —
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