L’allarme granchio blu da Chioggia al Parlamento Europeo
![L’allarme granchio blu da Chioggia
al Parlamento Europeo](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/ilpiccolo/2023/08/10/090032560-b35338b1-61ca-4f01-bf94-df488f6855a1.jpg)
foto da Quotidiani locali
Il granchio blu approda sui tavoli della Comunità Europea. Nella tarda mattinata di mercoledì 6 marzo il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, è volato a Bruxelles dove relazionerà al Parlamento Europeo sulle problematiche create dal famelico crostaceo alieno che sta distruggendo, con la sua voracità e la sua straordinaria capacità riproduttiva, gli habitat lagunari, dal Delta del Po alla laguna di Venezia, mettendo in serio pericolo di estinzione molte specie della fauna locale e, soprattutto, causando parecchi danni di carattere economico agli allevamenti di molluschi e bivalvi.
A Bruxelles per fermare l’avanzata del granchio blu
L’incontro è stato organizzato dalla europarlamentare Rosanna Conte, coordinatrice di ID in commissione PECH e da Paola Ghidoni, membro della commissione Agri al Parlamento Europeo.
L’obiettivo è naturalmente calmierare la prolificazione del granchio e quindi salvaguardare l’acquacoltura e la pesca di bivalvi e sotto costa, comprese naturalmente le attività svolte con le reti da posta in laguna, ma anche salvaguardare la stagione turistica, evitando che il crostaceo, di dimensione ragguardevoli e comunque piuttosto aggressivo, possa spingersi fino all’area balneabile della spiaggia.
«Sono contento» ha detto Armelao «prima di imbarcarsi sul volo per Bruxelles «di andare anche a Bruxelles per parlare del granchio blu e, soprattutto, per approfondire la pericolosità per la nostra pesca di questa specie aliena. L’invito dell’onorevole Conte e dell’onorevole Ghidoni denota sensibilità e interesse per un tema molto importante e che investe una larga fetta del nostro comparto produttivo. Terrò il mio intervento in qualità di presidente della Fondazione della Pesca e questa sarà l’occasione per presentare la prima parte della ricerca del professor Franzoi dell’Università di Venezia, svolta l’anno scorso e che sta continuando anche in questi mesi. Anche grazie a questa ricerca, che consegnerò a Bruxelles, vorrei che fosse chiaro che il granchio blu è un pericolo per tutta l’economia legata al mare e che necessita di aiuti economici e deroghe per poter pescare il granchio blu in maniera massiccia per eliminarlo o ridurlo ai minimi termini».
Sono presenti altri interventi, tra i quali i consiglieri regionali Marco Dolfin, Laura Cestari e Giuseppe Pan, il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli, i rappresentanti di categoria e l’assessore regionale alla pesca Cristiano Corazzari.
Il ritorno del granchio blu
Nel frattempo, dopo un inverno di letargo, il granchio blu è tornato prepotentemente nelle reti dei pescatori. In questi giorni le reti delle bilance, o altalieve, posizionate nella diga di nord di Chioggia hanno pescato grandi quantitativi di granchio blu, segno evidente che il crostaceo si è risvegliato dal letargo e, complici anche le temperature del mare più miti rispetto ad un tempo, lasciati gli anfratti in cui si era rifugiato ha ricominciato a ripopolare il mare, allarmando i pescatori che temono la distruzione totale degli habitat marini.
Il viaggio del sindaco a Bruxelles verterà anche sulla richiesta di poter usare metodi di pesca a strascico, provvisoriamente, per debellare una piaga sempre più invasiva, visto che ogni femmina può deporre fino a due milioni di uova 3 volte all’anno.