Il Centro di Medicina di Mestre: la clinica pronta per fine anno
Ci siamo. A un anno dalla posa della prima pietra, entro fine anno verrà chiuso il cantiere della nuova Clinica Ambulatoriale del “Centro di Medicina” a Mestre. Di conseguenza, l’avvio dell’attività è previsto dall’inizio del 2025.
Insomma, a Mestre la sanità privata continua a investire, ampliandosi. Il Centro di Medicina, infatti, manterrà aperta l’attuale sede di viale Ancona, convenzionata con il Servizio sanitario nazionale.
Per fine anno termina, invece, il cantiere della nuova clinica, su una superficie di 8 mila metri quadrati, 2.400 metri cubi, distribuiti su 4 piani, oltre a 150 nuovi posti auto, che è in costruzione da un anno nei terreni di via Fallaci, dietro l’IperLando in una zona di nuova espansione.
Nelle vicinanze vi è l’ospedale dell’Angelo ma anche la casa di cura, privata, di Villa Salus. Ad annunciare la prossima fine dei lavori è Vincenzo Papes, amministratore delegato del Centro di Medicina, reduce dalla inaugurazione di un nuovo mammografo con tomosintesi a Mirano. Spiega: «I lavori procedono spediti, tanto che entro fine anno contiamo di chiudere il cantiere. Nelle prossime settimane la struttura sarà rivestita del classico involucro che contraddistingue le nostre sedi. Anche in questo caso parliamo di un green building, che punta alla sostenibilità energetica e che punta all’ampio ricorso alle fonti rinnovabili».
Quella di Mestre, dice, sarà la clinica più grande mai costruita dal gruppo in 40 anni di attività. «Nella nostra organizzazione interna, questa clinica rappresenta un hub di riferimento per gli spoke locali che capillarmente sono presenti in tutta la provincia ed in quelle limitrofe. Qui saranno effettuate principalmente prestazioni di secondo e terzo livello, con particolare attenzione alla diagnostica e alla chirurgia. Ricordo che a Mestre manterremo i servizi di primo livello in viale Ancona. In questo modo il paziente potrà completare il suo percorso, diagnostico e terapeutico nella gran parte dei casi tutto internamente al nostro network».
L’investimento su Mestre non è casuale, vista la sua posizione baricentrica rispetto tutta la città metropolitana e le province vicine.
Papes annuncia: «Ci saranno più di 50 ambulatori, 300 medici specialisti e 30 fisioterapisti, oltre a 10 radiologi e 40 equipe chirurgiche. Arriveranno medici da tutto il Veneto e anche da fuori regione proprio per gli standard tecnologici della diagnostica e dei blocchi operatori, ma anche per le caratteristiche di comfort ambientali e del design di interni, di una struttura che in Veneto ad oggi ancora non è disponibile. Arriveranno a Mestre i migliori specialisti».
Ma non si deve pensare a un percorso clinico interamente privato. Qui non ci saranno posti letto di chirurgia ma solo di day surgery. E le emergenze rimangono in mano al pubblico. Di più: viste le difficoltà di budget pubblico sulle convenzioni con il privato, la clinica nasce per intercettare soprattutto i fondi di categoria integrativi e collettivi. Papes lo conferma: «Il pubblico rimane l'attore principale. Ci sono però tutta una serie di opportunità offerte da fondi integrativi e dalle mutue, che stanno crescendo e andando a coprire le prestazioni che non si trovano nel servizio sanitario nazionale. Anche in questo la nuova Clinica di Mestre sarà innovativa».