L’ipotesi di un inseguimento all’origine dell’incidente a Chirignago
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foto da Quotidiani locali
È caccia al pirata della strada che con il suo Suv, urtando una Lancia Delta, ha causato l’incidente nel quale è rimasta coinvolta una donna indiana di 42 anni che giovedì mattina 14 marzo, poco dopo le 9, è stata scaraventata nel fossato pieno d’acqua che costeggia via del Risorgimento.
E che per fortuna ora sta meglio, non è in pericolo di vita anche se sotto shock, ed ha superato le ore più critiche. Si tratta del rettilineo che collega il centro di Chirignago con Asseggiano, dove stava passeggiando incurante di quanto stava accadendo.
Il Suv trovato a Favaro
La polizia locale grazie alle immagini delle telecamere e della videosorveglianza pubblica che vigila il territorio e le arterie stradali principali, è riuscita a rintracciare l’auto, un Suv intestato a un cittadino albanese. Ma l’uomo all’interno non c’era. E soprattutto, il mezzo è stato trovato a Favaro, senza targa.
Il primo elemento sospetto, per gli agenti del reparto motorizzato è proprio questo. Il pirata della strada potrebbe essersi sbarazzato della targa dopo l’urto per evidenti motivi, vale a dire per non farsi trovare dalle forze dell’ordine, che sono comunque sulle sue tracce.
Le indagini sono in corso per ricostruire se alla guida al momento dell’incidente si trovava l’intestatario o un’altra persona, e dove sia in questo momento.
Ipotesi inseguimento
Il secondo elemento che non quadra, è che dalle immagini – al vaglio della polizia locale – sembrerebbe che le due auto, la Lancia Delta guidata da un altro giovane albanese e il Suv, si stessero inseguendo. E dunque andranno accertate le versioni di chi può aver visto qualcosa e di chi è rimasto coinvolto nello scontro, non ancora chiaro.
Di certo la Polizia locale vuole vederci chiaro sia sulla dinamica che sugli automobilisti, dal momento che l’incidente ha coinvolto una terza persona che non c’entrava nulla.
La donna è fuori pericolo
La donna, nel frattempo, si trova ricoverata all’ospedale dell’Angelo, ma non è in pericolo di vita, per fortuna. Dopo l’urto, la 42enne è finita in fosso, sotto la Lancia Delta di un 32enne, anche lui di origine albanese, che l’avrebbe colpita involontariamente, rimasto con lei fino a quando non sono giunti i vigili del fuoco per liberarla dalle lamiere.
La responsabilità non sarebbe dell’automobilista della Lancia Delta, il quale ha raccontato di aver perso il controllo dell’auto a causa del pirata della strada che, alla guida del Suv, lo ha superato, lo ha toccato e lo ha fatto sbandare sulla destra. L’auto è finita prima contro un albero e poi ha colpito la donna, che stava passeggiando, facendola cadere nel fossato, finendoci sopra. Ora la versione va accertata e corroborata da prove.
La 42enne è rimasta incastrata sotto l’auto, ma con la testa fuori dall’acqua.