Lacrime e abbracci: il saluto della città a Chiaia, uomo buono
Bravo dirigente, in grado di trovare sempre le soluzioni migliori. Uomo buono, attaccato alla vita e affettuoso con la sua famiglia. Si sprecano gli aggettivi e le lacrime nel ricordo di Giuseppe Roberto Chiaia, avvocato e dirigente del Comune, morto improvvisamente lunedì all’età di 58 anni.
La sala al piano terra di Ca’ Farsetti è gremita per il suo ultimo saluto. Tanta gente che lo conosceva e lo apprezzava, gonfalone e vigili in alta uniforme, il sindaco e i dirigenti, i consiglieri comunali e tanti volti della politica di ieri e di oggi. Chiaia era uno stimato dirigente della Polizia provinciale, poi del settore pesca di Ca’ Corner.
Aveva collaborato al riordino della pesca in laguna, alle indagini sull’inquinamento e alle inchieste per i danni all’ecosistema. Nel 2015 con il cambio di amministrazione era diventato avvocato della Città metropolitana, poi del Comune. «Non lo conoscevo prima», dice al microfono tra le lacrime il sindaco Luigi Brugnaro, «ho trovato in lui una persona capace e onesta, in grado di dare sempre consigli e buone soluzioni. Ha dato tanto alla nostra città, donando il suo impegno senza riserve. Lo ricorderemo come un esempio da seguire».
Un lavoro quotidiano e un aiuto prezioso nell’affrontare le questioni più delicate. Ma anche un legame di amicizia e di stima che traspare dai discorsi ufficiali. Morris Ceron, direttore generale del Comune, ricorda le serate passate a esaminare carte e ad affrontare problemi delicati. Il Comune parte civile nei processi, il riordino della struttura comunale, l’introduzione del ticket turistico. Sempre Chaia lavorava con entusiasmo e dedizione alla causa. «Non è mai stato uno yes man, era capace di opporsi quando non condivideva le soluzioni», lo ricorda il fraterno amico e collega Marco Vassallo.
Le gite in barca e l’entusiasmo per la vita, l’amore per la buona cucina, per un buon sigaro e qualche bicchiere in compagnia. Una persona di grande spessore, che sicuramente mancherà all’amministrazione e alla città. Chiaia era uomo di sinistra, ma apprezzato da tutte le forze politiche. Un segno della sua capacità. Così lo hanno ricordato in tanti, Matteo Bellomo e Marco Bevilacqua, Andrea Vitturi e l’ingegnere capo del Comune Simone Agrondi, il direttore generale della Città metropolitana Nicola Torricella. E poi lo strazio della compagna Lucia, della figlia Anita e della sorella Fiammetta per la scomparsa improvvisa e prematura. Un uomo a cui tutti hanno voluto bene, che lascia ora un grande vuoto.