«Autovelox al Lido, basta morti assurde»
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foto da Quotidiani locali
È un grido di dolore quello che arriva la settimana dopo l’incidente che ha travolto e ucciso Stefano La Sorella, la sera del 9 marzo, mentre stava attraversando la strada al Lido sulle strisce pedonali. E nel giorno dei funerali che si sono celebrati ieri.
Dopo l’appello della moglie Marina a moderare la velocità, per risparmiare nuove vittime della strada, scendono in campo anche le voci di molti cittadini e commercianti: «Basta, ci vogliono più controlli e autovelox», «Basta sfrecciare», «Patenti tolte a vita», «L’auto può essere è un’arma», e ancora: «Pene esemplari per il guidatore».
Una morte, quella di Stefano La Sorella, che addolora e sbalordisce se si pensa che il Lido è una striscia di terra di appena dodici chilometri, con solo due strade principali, dove tragedie stradali di questa portata sono, purtroppo, ancora frequenti. Il presidente della Municipalità Emilio Guberti, non è convinto che la soluzione siano i dossi posizionati in una strada dove circolano anche autobus e ambulanze, e lancia l’idea di installare degli autovelox.
Sono molti i lidensi che sono favorevoli ai controlli automatici, ma anche all’estensione dei 30 chilometri in tutto il Lido, come il Comitato Viabilità del Lido presieduto da Susanna Polloni, che a sua volta appoggia la proposta di autovelox.
Sulla questione interviene Renato Boraso, assessore alla viabilità: «Mettiamo in chiaro una cosa: il limite a 30 chilometri orari, o anche a 50, nei punti più critici è più che sufficiente. C’è una bassissima incidenza di morte a queste velocità, si ha tutto il tempo di frenata. I limiti ci sono, e sono sensati, bisogna solo rispettarli. Quindi, ricordiamoci di applicare il buon senso: ha senso estendere per tutta l’isola i 30 chilometri all’ora? Se per qualcuno è questa la soluzione, che lo proponga alla Municipalità. A maggio sarò al Lido per fare la presentazione del Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) di Lido e Pellestrina, poi acquisirò le proposte migliorative raccolte dalla Municipalità. C’è chi vuole la pista ciclabile, chi rotonde e sensi unici, o più attraversamenti pedonali. Ma ricordiamoci, prima di tutto, il senso civico e l’educazione stradale».
Il consigliere di Municipalità Matteo Pistorello, delegato alla viabilità, replica: «Ricordiamo agli assessori competenti che già l’altr’anno abbiamo segnalato i punti critici della viabilità. E dov’è quel piano straordinario di asfaltature e di rifacimento della segnaletica orizzontale che i nostri assessori dichiarano in continuazione? È stato fatto solo il minimo indispensabile. Che intervengano per il completo rifacimento della segnaletica orizzontale. Noi alcuni punti critici dell’isola li abbiamo segnalati, in un ordine del giorno approvato all’unanimità ancora l’anno scorso: uno fra tutti, la “curva della morte” (all’ingresso del borgo storico di Malamocco), dove abbiamo chiesto di intervenire con i cubetti catarifrangenti nella linea di mezzeria: l’intervento c’è stato ma i cubetti sono stati posizionati lateralmente, creando così disagio e pericolo per le bici. È un anno che aspettiamo intervenga il Comune. Abbiamo poi chiesto di trasformare il primo parcheggio vicino all’Agip, che occlude la visuale di chi esce dalla stazione di servizio, in un parcheggio di biciclette e motorini: questione di fare quattro linee bianche, ma è stato inatteso. C’è urgente bisogno di un ripristino della segnaletica orizzontale, anche con le nuovi vernici sperimentali»