Pasqua a Venezia, alberghi verso il sold-out: i prezzi alle stelle per la Biennale
Mancano ancora i banner appesi a ponti e palazzi, ma l’aria che si respira a Venezia grida già Biennale Arte. Provando a prenotare una camera attraverso la piattaforma Booking.com nel periodo della vernice fino all’apertura, quindi nel periodo dal 17 al 21 aprile) le strutture sono già piene al 90%. Accorciando il raggio al fine settimana di Pasqua, tra 15 giorni, ben l’83% delle strutture risulta non disponibile. «Da Pasqua in avanti inizia la vera stagione veneziana, siamo nella normalità», afferma Claudio Scarpa, direttore dell’Associazione Veneziana Albergatori (Ava). «Le persone hanno voglia di uscire nei fine settimana, con l’arrivo del bel tempo. La previsione per Pasqua è che andremo vicini al tutto esaurito: immaginando che ci sarà una forte richiesta, anche i prezzi che si trovano sono alti».
Dopo il boom del 2023, per il 2024 l’andamento iniziale, secondo le proiezioni di Ava, non era dei più promettenti. «Temevamo sarebbe stata una stagione negativa», spiega Scarpa, «ma dai primi assaggi si prospetta come l’anno passato. L’incertezza principale restano, purtroppo, gli equilibri geopolitici internazionali».
Anzi, l’arrivo della 60ª Biennale Arte “Stranieri Ovunque - Foreigners Everywhere”, curata da Adriano Pedrosa, alza l’asticella: da sempre riesce a catalizzare più visitatori e personalità in città rispetto all’omologa di Architettura. «La Biennale Arte è uno dei pochi momenti in cui Venezia è davvero capitale mondiale della cultura», riflette Scarpa. «Un volàno di attrattività che coinvolge ogni angolo della città, grazie a tutti gli attori dai musei Civici alla Fenice».
Già in questo fine settimana, complice qualche sprazzo di sole, si sono fatti vedere i primi turisti della nuova stagione culturale con l’apertura di Palazzo Grassi e Punta della Dogana. Pinault, infatti, ha “giocato d’anticipo” inaugurando “Julie Mehretu. Ensemble” a Palazzo Grassi e “Pierre Huyghe. Liminal” a Punta della Dogana. Ancora presto, però, per l’effetto domino nelle calli e intasamenti sui vaporetti. «La situazione che rileviamo è molto positiva, sicuramente avremo una Biennale che ci porterà al tutto esaurito», commenta Salvatore Pisani, presidente del Gruppo turismo e cultura di Confindustria Veneto Est. «C’è molta attesa per questa edizione: infatti, non solo prevediamo il tutto esaurito per il momento del vernissage, ma per tutti i weekend di alta stagione».
Anche per gli alberghi legati a Confindustria Turismo, i numeri rispetto alle prenotazioni per il fine settimana di Pasqua hanno raggiunto già l’80%. «Il fatto, poi, che le città d’arte mantengano i musei aperti le rende più attrattive rispetto ad altre destinazioni», sottolinea Pisani. «Ci stiamo preparando al meglio, riallestendo terrazze e ristoranti per poter stare all’aperto».
Un buon segnale arriva anche dal mercato asiatico, che ormai è tornato al livello pre pandemia: aggirandosi per il centro storico, infatti, hanno fatto di nuovo capolino le comitive di turisti cinesi. «Ci aspettiamo molto dal mercato di prossimità, i paesi europei», aggiunge Pisani. «Ci risulta che i voli dalle maggiori capitali europee siano per la maggior parte pieni, o con tariffe molto alte».