Chat con foto hot e schiaffi, bulli scatenati alle medie
Accade in una scuola media di Mestre, dove in queste settimane si stanno verificando ripetuti episodi che destano preoccupazione tra i coordinatori di classe
Una chat whatsapp che doveva essere un canale di scambio di informazioni tra studenti utilizzata per diffondere foto hot, «immagini poco consone, diseducative od offensive». E ancora bulli scatenati tra schiaffi ai compagni durante la lezione di ginnastica, occhiali da vista e le sneaker sportive gettate nel water tra lo sconforto e la disperazione dei rispettivi proprietari. Accade in una scuola media di Mestre, dove in queste settimane si stanno verificando ripetuti episodi che destano preoccupazione tra i coordinatori di classe. Al centro dei riflettori alcuni ragazzini, di dodici e tredici anni, tra cui un tredicenne che avrebbe accumulato qualche cosa come trenta note.
Tra gli episodi finiti nel mirino «gli schiaffi alla compagna di classe durante la lezione di ginnastica e in presenza del docente». E ancora «gli occhiali da vista e le sneaker sportive, di un altro compagno, gettati nel water». Alcuni genitori chiedono punizioni esemplari ai docenti, tra cui annullare la gita che sarebbe in programma a maggio a Padova. Di certo le famiglie sono esasperate.
E c’è chi ha chiesto «ai rappresentanti un incontro plenario che coinvolga genitori/corpo docente e figli per fare il punto della situazione».
La coordinatrice di classe si appella alle famiglie: «Chiunque sappia che il proprio figlio è inserito e partecipa alla chat di classe si prenda il tempo per controllarne il contenuto. Non soltanto potete, ma dovete farlo: non dimentichiamo che i ragazzi sono molto giovani, in alcuni casi non ancora dodicenni, e che una vigilanza è necessaria. Qualora doveste verificare che vengono inviati messaggi offensivi, che si fa uso di un turpiloquio pesante, che vengono condivise immagini del tutto inappropriate, credo sarebbe opportuno abbandonare il gruppo e provvedere alla chiusura della chat».