Focacce e colombe artigianali, prezzi record, tripudio di farciture, arrivano le creme a parte
foto da Quotidiani locali
C’è chi sceglie di produrre solo la colomba artigianale classica. Chi preferisce la focaccia. E chi si lancia nelle farciture più svariate. E persino chi prepara le creme da portare a casa. Francesco Angelica dell’omonima pasticceria di Galleria Barcella, a Mestre, produce le sue colombe artigianali, lievitate almeno 18 ore. Prezzo? 28 euro al chilo, tra le più economiche della città. «L’anno scorso erano a 27» spiega «Abbiamo aumentato di 1 euro, un prezzo contenuto». 30 quelle ripiene e glassate al pistacchio. Tra le specialità della casa.
Il minimo ritocco all’insù si è reso necessario sulla scorta dell’aumento dei prodotti come burro, mandorle, farina, zucchero – spiega. Anche se i rincari più consistenti si sono avuti l’anno passato e quello prima, quando oltre alla materia prima ci si sono messe anche le bollette.
Da Prosdocimi, la nota pasticceria di Zelarino in coppia con la sorella di Martellago, la focaccia viene 28 euro, la colomba 30, con farcitura si sale a 32 euro. Nessun ritocco. Tra le più gettonate quella al pistacchio e la colomba ricoperta di cioccolato bianco e farcita di albicocche.
Nella pasticceria Zizzola di Noale, famosa per le sue creazioni, dalla mela ingabbiata ai prodotti realizzati nel laboratorio artigianale, si spazia tra una fascia di prezzo che oscilla dai 38 ai 46 euro al chilo, a seconda della farcitura, della bagna alcolica o meno. Del gusto che si sceglie: crema chantilly o zabaione. Tra le più amate quest’anno quella ai tre cioccolati, la colomba pistacchio pesca e limone e quella albicocca e caramello salato, che ieri era già sold-out.
Simona Marchesi, della Dolciaria Mestrina di Riviera Coronelli, quest’anno ha fatto una scelta. Stesso prezzo sia per la focaccia pasquale che per la colomba, 26 euro da chilo, 14 da mezzo chilo. «Quest’anno produciamo solo colombe classiche, perché c’è una richiesta molto più alta. Troppi impasti creano confusione, le facciamo tutte classiche. Poi, su ordinazione, se qualcuno lo desidera le farciamo con crema, Nutella, pistacchio a piacimento. Il prezzo rimane il medesimo, ma la focaccia pesa di più ovviamente, quindi c’è un ritocco. Solo il pistacchio è un po’ più caro, perchè costa molto la materia prima».
Quante ne producete? «Quest’anno siamo a 350 chili. Ma li supereremo».
Immancabile, per gli appassionati, la focaccia-colomba di Ceccon: 32 euro al chilo le classiche, quella con la variante al cioccolato fondente 72% viene 35. A parte, chi lo desidera, può farsi dare una vaschetta di crema chantilly o zabaione. Motivo? «La crema a lunga conservazione bagna l’impasto». Nessun aumento di prezzo quest’anno rispetto a quello passato. «La materia prima non è aumentata ancora» spiega Francesco Ceccon, figlio di Paolo Ceccon «di conseguenza abbiamo mantenuto il prezzo tale e quale». Quanto ci vuole per produrre una colomba? «Tre giorni almeno». Una produzione enorme: nel laboratorio di Carpenedo, si sfornano quintali e quintali tra focacce e colombe, solo nel periodo pasquale. Per la precisione: 120 chilogrammi al giorno per 17 giorni.
La stessa cosa da Marini in piazza Ferretto, colomba 32 euro, solo artigianale classica e senza canditi. Da Bido, il prezzo sale a 38 euro per la colomba, più economica la focaccia. Da Rizzardini, in centro storico, si producono solo focacce, niente colombe. Prezzo 28 euro al chilo, 15 il mezzo chilo. Classica veneziana, interno soffice, sopra la pasta di mandorle con le mandorle a scaglie e gli zuccherini.
Quel che è sicuro, è che a Pasqua nessuno rinuncia a portarsi a casa una colomba, che sia o meno farcita.