Incidenti mortali sul lavoro: Mantova è tra le meno colpite
Con 139 decessi da gennaio a ottobre 2023 (contro i 148 del 2022), la Lombardia è la regione con il più elevato numero di morti sul lavoro in Italia. Di questi 108 nel luogo di lavoro e 31 mentre lo stavano raggiungendo. Un triste primato che, tuttavia, va contestualizzato. La Lombardia è la regione con la popolazione lavorativa più numerosa in Italia.
L’incidenza di mortalità è invece inferiore alla media italiana (24,4 infortuni mortali ogni milione di occupati contro una media nazionale di 29,1). Lo dice la rielaborazione di dati Inail da parte dell’osservatorio sicurezza sul lavoro e sull’ambiente Vega Engineering.
Il dato mantovano
In questa triste graduatoria, la provincia di Mantova si colloca al 58esimo posto tra le 105 province italiane. Il numero di vittime sul lavoro tra il gennaio e l’ottobre dello scorso anno sono state 6, con un indice di rischio di 32.9 (vale a dire il numero di infortuni su un milione di infortuni mortali).
Il rischio di infortunio mortale in Lombardia è di 30,1 contro la media nazionale di 34,6. Come si vede il valore riscontrato nella nostra provincia è nel mezzo. I dati Inail collocano comunque la provincia di Mantova nella zona gialla, vale a dire a basso rischio di infortunio letale.
Un dato, peraltro, rilevato dallo stesso osservatorio già nel novembre scorso. Naturalmente quando si parla di morti sul lavoro, qualunque sia il numero, si tratta di tragedie. Se il dato mantovano viene confrontato con quelli di altre realtà lombarde, si capisce che resta ancora molto da fare.
Certo, Brescia, Sondrio, Lodi e Cremona si trovano in zona rossa (con un’incidenza dal 48.1 a oltre il 55), buona parte delle province lombarde rimane in zona bianca: Milano (24,2), Pavia (21,5), Monza Brianza (20,3), Como (19,4) e Varese ( 18,6).
Quadro generale
I dati Istat rilevano un incremento di morti sul lavoro a livello nazionale: 1.041 con una crescita dell’1.1% rispetto al 2022. I lavoratori stranieri corrono un rischio di incidente mortale doppio rispetto agli italiani. Il settore con il più elevato numero di vittime (15) resta quello delle costruzioni.