Rivelazione Martinelli, la mente del Gabbiano Mantova
Il Gabbiano resta costante nel segno della vittoria mentre perdono colpi le rivali per il primato nel Girone Bianco di A3. Con 8 punti (e una gara in più da giocare) di vantaggio sull'inseguitore S. Donà l'ambizioso obiettivo, inimmaginabile solo qualche mese fa, è sempre meno lontano: 4 vittorie delle restanti 7 gare della stagione regolare, per esserne certi, darebbero il primo posto agli uomini di Serafini.
I segreti della vittoria
Tra i protagonisti della cavalcata del Top Team c'è il regista Luca Martinelli, una delle rivelazioni. Veronese 25enne di Bussolengo, studente di Scienze motorie all'Università telematica Pegaso, Martinelli racconta di come lui e i suoi compagni siano riusciti a girare a loro favore anche la gara di sabato con Cagliari. «A causa degli infortuni di Novello e Parolari avevamo cambiato qualcosa negli equilibri del sestetto, dopo una settimana di prove in allenamento - rivela -. L'impiego di Scaltriti come opposto era un'assoluta novità, è normale che servisse un po' di tempo per ritrovare tra di noi i giusti automatismi. Una volta messa a punto la gestione dei nostri equilibri ci siamo rimessi a giocare, alzando il livello contro una squadra qualitativamente attrezzata come Cagliari. Dopo aver perduto il primo set, sono stati fondamentali gli ace di Massafeli per ricucire subito lo strappo da 1-5 nel secondo. Da lì c'è stata la ripartenza e un'iniezione di fiducia».
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Non si fanno calcoli
Nonostante il primo posto sia consolidato Martinelli non si fida: «Non è ancora il caso di fare troppi calcoli, dobbiamo guardare una partita dopo l'altra e cercare di vincere sempre. Quando arriva una flessione si può perdere tanto in un attimo. E noi non ne abbiamo bisogno. L'handicap lo stiamo già pagando sotto forma di infortuni». All'esordio in A3 contava di giocare ma forse nemmeno lui si aspettava di ritrovarsi titolare inamovibile: «Sulla carta ero il secondo palleggiatore, non ero affatto certo di avere tanto spazio. Proprio per questo ce l'ho messa tutta sin dal primo giorno della preparazione. Complice l'infortunio iniziale di Niccolò (Depalma, ndr) ho trovato subito posto in sestetto, poi credo di aver dimostrato di valere la nuova categoria. Il coach mi ha sempre mostrato fiducia, la squadra ha infilato una serie di vittorie e anche per non toccare certi equilibri sono ancora al centro del gioco. Ma con l'aiuto di tutti i miei compagni».
L’armonia societaria
Felicissimo di essere approdato al Top Team: «Una società che conoscevo da avversario e per i tanti amici ed ex compagni che vi avevano giocato. Sei parte del club, non si è mai abbandonati a noi stessi. Il posto ideale per il miglior rendimento».