Bypass della Cisa, il comitato: «Non siano solo promesse»
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foto da Quotidiani locali
«Speriamo che sia la volta buona e non solo una promessa elettorale». Il comitato di cittadini che da anni si batte perché il traffico soffocante sulla Cisa venga alleggerito ci spera ancora nella realizzazione della tanto attesa tangenziale di Cerese e Cappelletta.
Dopo l’incontro di venerdì in Provincia che ha segnato passi avanti, almeno nelle dichiarazioni, sulla realizzazione dell’asse sud e del bypass, «il comitato non può che vedere positivamente la presenza di qualche spiraglio, anche se notiamo che ci sono ancora molte incertezze», dice la presidente del Comitato “Salute e Sicurezza62” Monica Passeri.
«Non solo promesse»
Il timore per il comitato che raggruppa persone che risiedono lungo la Cisa o che sono costrette a percorrerla per lavoro, è che la novità sia dovuta più a logiche di campagna elettorale - ormai imminente - che a intenzioni concrete.
«Stiamo aspettando in grazia qualche iniziativa che sblocchi la situazione - prosegue Passeri - Se questa è una strada percorribile, speriamo di vedere presto sviluppi e che non siano solo promesse elettorali. Quella di risolvere il traffico sulla Cisa era stata data come priorità assoluta dal sindaco di Borgo Virgilio in campagna elettorale. Poi, però, siamo arrivati ad oggi alle porte di un’altra campagna elettorale. Anche di incontri non se ne sono più fatti dopo i primi mesi della legislatura. Vero che in mezzo c’è stato il Covid, ma speriamo che ora ci sia concretezza». La proposta è quella di aumentare il confronto attraverso incontri periodici per monitorare gli sviluppi.
Anni di lotta
Il comitato è nato sette anni fa con l’intenzione di fare pressing per trovare una soluzione al traffico sulla Cisa a Cerese e Cappelletta. Alla sua costituzione hanno aderito circa 300 cittadini. «La situazione è intollerabile - afferma la presidente - è una questione che riguarda la collettività e non solo chi abita sulla Cisa. Camion in fila dalla mattina alla sera, ore di coda per fare 3 chilometri. Prima di tutto, però, c’è la salute. Da anni chiediamo centraline per monitorare la qualità dell’aria».
Durante il vertice di venerdì in Provincia dedicato all’asse sud, è stata illustrata l’ipotesi per il bypass del costo di 30 milioni: nei piani c’è un rondò su via Parma, da qui in parallelo, sorpassando l’asse sud con un viadotto per scendere sulla Spolverina con una rotatoria a raso. La strada proseguirà quindi passando fra Levata e Cerese e ricongiungendosi alla Cisa a sud di Cappelletta.