A Mantova la postina bussa sempre due volte: «Oggi le case sono spesso vuote»
foto da Quotidiani locali
Oggi come ieri il suono del campanello avvisa che c’è posta. Il resto è cambiato. Il mestiere di portalettere e un po’ anche la città. «Siamo figure di riferimento, ci vedono davanti a casa ogni giorno. Durante il Covid eravamo le sole persone che chi stava chiuso in casa poteva incontrare» racconta Cristiana Sforzini, da venticinque anni portalettere nel centro città.
Il suo lavoro è anche un osservatorio su Mantova, i suoi abitanti, le regole di mobilità, le abitudini di consumo. Il Ligier, triciclo elettrico in dotazione a Poste Italiane, sostituisce la tradizionale bicicletta e il suo bagagliaio ha mandato in pensione la borsa “postina”. Perché anche gli invii sono radicalmente cambiati.
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La posta vecchia e nuova
L’articolo che è sparito sono le multicolori cartoline dalle località di vacanza. «Ne arrivano pochissime, per lo più scritte da bimbi ai nonni, mentre anni fa durante tutti i tre mesi estivi se ne distribuivano voluminosi plichi» spiega Cristiana. Ora i «saluti e baci» viaggiano su Whatsapp e la cartolina è un genere da mercatino delle pulci.
Spariti anche i telegrammi e le lettere (le buste con gli indirizzi scritti a mano si sono ridotte al lumicino), sostituiti dai social. Anche la propaganda elettorale si è diradata. Il boom è per le bollette e per la a pubblicità (raccolte di beneficenza, apparecchi auricolari, l’intramontabile Frate Indovino).
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Le lamentele sono per le temute buste verdi: «Le multe sono molto aumentate e in quel caso le persone non ci vedono volentieri». I giornali: dice Cristiana che la consegna della copia della Gazzetta è in cima alla classifica. La grande novità sono i pacchi: richiestissimi e attesi con ansia. Il portalettere del mattino consegna quelli fino a tre chili: cosmetici, cover per telefonini, piccoli elettrodomestici, libri.
«È tutto tracciato e i clienti conoscono il giorno di consegna e si informano, i pacchi sono aumentati a dismisura. Nel giro del pomeriggio i colleghi fanno , con i furgoni, le consegne di quelli più ingombranti. A comprare online sono sempre più persone, italiane e straniere. I picchi durante le feste, quando gli ordini sono anche per Santa Lucia e Babbo Natale».
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Città più green
Se i portalettere non pedalano più, a farlo in misura maggiore sono invece i residenti: «Sì, le biciclette in città sono aumentate, le utilizzano sempre più persone: a Mantova iniziano a diventare più green e preferiscono le due ruote all’auto e non avere problemi di parcheggio» conferma la portalettere che ogni giorno transita da Porta Pradella a piazza 80° Fanteria, da via Verdi ai vicoli vicini.
Traffico, Ztl, trenta all’ora sono le realtà con cui fare quotidianamente i conti ma sono conti positivi. «Spostarsi oggi è meglio che in passato – osserva – la Ztl non dà problemi, abbiamo i pass e la zona 30 garantisce più sicurezza per tutti». La ciclabile di Pradella «non intralcia più di tanto, certo bisogna stare molto attenti».
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Tutto digitale
Quando il postino esce da via Nenni lo si saluta con «Buona gita», ricorda la responsabile del centro logistico, Sonia Fornasari: «Perché una volta i portalettere utilizzavano il cosiddetto libretto gita e tutti i codici erano registrati a mano. È rimasto il saluto ma ora hanno il palmare con cui gestiscono tutto, la presa in carico delle buste-fatture, le raccomandate, i pacchi. E durante il Covid effettuavano la prenotazione vaccini».
Caffè e diffidenza
Anche i cambiamenti sociali sono sotto la lente d’osservazione dei postini. Il classico invito a bere un caffè è rimpiazzato dal «Le lascio un caffè pagato al bar» offerto per lo più dagli uffici. «Ma nelle case c’è più diffidenza rispetto al passato, gli anziani si chiudono con due mandate. E un altro cambiamento sono le case vuote perché più persone sono al lavoro. In qualche caso però il rapporto di fiducia è rimasto e ci aspettano per fare due chiacchiere» conclude Cristiana, che se ne rallegra.