“Renaissance man”: a Palazzo Te a Mantova il libro dedicato al giornalista Mario Cattafesta
![“Renaissance man”: a Palazzo Te a Mantova il libro dedicato al giornalista Mario Cattafesta](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/gazzettadimantova/2024/03/11/205800396-84647d5e-69c9-4a5e-abb1-28131f4216ac.jpg)
foto da Quotidiani locali
Il progetto del gruppo Amici di Mario Cattafesta è andato in porto: per le Edizioni Zerotre, nella collana La coda del drago, è in stampa il libro intitolato “ma.cat.” con sottotitolo “Mario Cattafesta, uomo del nuovo Rinascimento nella nebbia padana”.
Il libro, curato da Franco Cattafesta (figlio di Mario) e da Eristeo Banali, raccoglie scritti di Doriano Bassi, Edoardo Bassoli, Paolo Boldrini, Enzo Cartapati, Paola Cortese, Renzo Dall’Ara, Cesare De Agostini, Edgarda Ferri, Antonella Gandini, Luciano Ghelfi, Werther Gorni, Renzo Leasi, Bruno Manfellotto, Marco Mantovani, Renzo Margonari, Roberto Pedrazzoli, Adalberto Scemma e Gilberto Scuderi, oltre che dei curatori. Sarà presentato a Palazzo Te il 19 aprile alle 17.30.
Uomo del Rinascimento
Perché Mario è definito uomo del nuovo Rinascimento? Nel mondo anglosassone, “Renaissance man” è una persona con molti interessi che si distingue in varie attività. Così è stato Cattafesta, che sulle pagine della Gazzetta di Mantova siglava gli articoli con ma.cat., prendendo a prestito un’espressione del dialetto mantovano: “Ma cat”, un’esclamazione di impazienza (così dice Ferdinando Arrivabene nel Vocabolario mantovano-italiano del 1882) che, a seconda del contesto in cui viene pronunciata, può significare “ma caspita”, “così è”, “cosa ci vuoi fare”, “insomma”, “vedremo”, “boh” e via di seguito.
Il Poetino della domenica
Cattafesta ha scritto di arte, di storia e di sport. Negli istituti superiori fu insegnante di lettere, nonché docente di letteratura artistica all’Accademia di belle arti di Venezia. Una delle sue invenzioni fu il “Poetino della domenica”, che sulla Gazzetta commentava con ironia e con versi in rima le venture/sventure della squadra di calcio del Mantova, cosa che gli fruttò un premio dell’Unione della stampa sportiva italiana.
L’addio
Nato nel 1922, Mario Cattafesta è morto in un incidente stradale fuori Valeggio il 14 gennaio 2000. Stava tornando a casa, a Monzambano. Poco prima era stato in Gazzetta, allora in via Fratelli Bandiera, dove per tutti era “il Professore”, una presenza in redazione fin dai primi anni del dopoguerra subito dopo l’esperienza di “Mantova libera”. Mario è stato giornalista fino al suo ultimo giorno.