A Mantova case Aler per le vittime di violenza: via al progetto della Regione
Sono sei gli alloggi Aler che verranno messi a disposizione delle donne vittime di violenza nella provincia di Mantova. Presentata a Milano, l’iniziativa rientra nel programma sperimentale avviato da Regione Lombardia in collaborazione con Aler, centri antiviolenza e case rifugio. L’obiettivo «è sostenere le donne nel loro percorso di autonomia abitativa», fondamentale per la rinascita di chi vuole affrancarsi da situazioni di violenza domestica.
La misura
Proposta dagli assessori regionali Elena Lucchini (solidarietà sociale e pari opportunità) e Paolo Franco (casa e housing sociale), la misura prevede lo stanziamento di un contributo che permetterà di offrire alle donne vittime di violenza soluzioni abitative adeguate a costo zero per cinque anni. Al termine di questo periodo, gli alloggi potranno rimanere a disposizione dei gestori dei centri antiviolenza, con un canone di locazione concordato. In tutto le risorse messe a disposizione sono di un milione e mezzo di euro.
Aiutare la comunità
«La prevenzione e il contrasto alla violenza di genere sono una nostra priorità - rivendica Lucchini - per questo siamo impegnati nel costante potenziamento delle nostre reti territoriali. Dallo scorso luglio, accogliendo un’esigenza emersa dai nostri centri antiviolenza e dalle case rifugio, abbiamo avviato una sperimentazione sociale e solidale che ci consente di individuare alloggi messi a disposizione dalle Aler da destinare alle donne vittime di violenza, garantendo un concreto sostengo all’autonomia abitativa, specialmente in presenza di figli minori e di persone con disabilità nel nucleo familiare». L’auspicio è che la misura diventi strutturale: «Perché aiutare le donne significa aiutare l’intera comunità».
Il futuro delle donne
«Abbiamo lavorato a uno strumento che aiuta la costruzione di un nuovo percorso stabile di vita, di cui la casa è un elemento determinante - interviene l’assessore Franco - con la tranquillità e la sicurezza di avere un’abitazione per sé e per i propri figli, le donne maltrattate possono pensare a un nuovo lavoro, a un futuro diverso e a un rinnovato coraggio per affrontare un momento difficilissimo ma che possono superare».