Un polo per il coworking a Levata, ma servono fondi per gli arredi
foto da Quotidiani locali
«Il timore è che sia una scatola vuota». A esprimere preoccupazione per il futuro del complesso che ospita sala civica e biblioteca di Levata è il presidente del comitato dei cittadini della frazione Raffaele Rotondo. Il progetto del Comune di Curtatone, supportato dai contributi di Regione Lombardia, è quello di trasformare la struttura in un “hub tecnologico al servizio di imprese e cittadini” e i lavori sono attualmente in corso. Ma il lievitare dei costi per ristrutturare l’edificio ha reso più tortuoso il percorso e messo in stand by la parte relativa all’allestimento degli spazi. Anche se il sindaco Carlo Bottani garantisce: «Stiamo studiando le varie possibilità e arriveremo a una soluzione».
Al momento, i fondi per pagare gli arredi del cosiddetto hub tecnologico non ci sono
La questione allestimenti
«Da un confronto con l’amministrazione comunale abbiamo compreso che, al momento, i fondi per pagare gli arredi del cosiddetto hub tecnologico non ci sono», riferisce Rotondo. Il progetto, che è stato finanziato per 474mila euro dal bando regionale per la rigenerazione urbana, prevede, oltre alla completa ristrutturazione della palazzina al civico 39 di via Levata (il cantiere è in corso da novembre), la realizzazione di sale per riunioni e conference call e postazioni di coworking con dotazioni tecnologiche e tutto il necessario per lavorare, studiare e sviluppare piccoli progetti in uno spazio condiviso, accanto alle funzioni già presenti in passato come sede per associazioni e comitati di quartiere.
Sicuramente a settembre apriremo la sala civica e metteremo gli spazi a disposizione dei cittadini
«Impossibile includere gli arredi con l’aumento dei costi che c’è stato per i lavori» conferma il sindaco Bottani, che non rinuncia al completamento del progetto così come era stato previsto: «Abbiamo preferito salvare il contributo regionale e non perdere l’opera. Ora stiamo studiando le varie possibilità per gli allestimenti, compresa l’opzione di finanziarli con fondi interni. È probabile, però, che la parte degli allestimenti venga successivamente all’inaugurazione.
Apertura a settembre
L’orizzonte resta fissato a dopo l’estate. «Sicuramente a settembre apriremo la sala civica e metteremo gli spazi a disposizione dei cittadini. Lo stesso vale per la mensa della scuola che sarà pronta per il prossimo anno scolastico», aggiunge Bottani. «Sarà quindi una scatola vuota?», resta il dubbio del comitato.