A Mantova cinque nuove guardie zoofile della Leidaa
Cinque nuove guardie zoofile della Leidaa (Lega italiana difesa animali e ambiente) hanno giurato dinanzi al Prefetto di Mantova, Gerlando Iorio. Questa cerimonia e l’investitura delle guardie seguono il superamento dell’esame dopo un corso di formazione che conferisce funzioni di polizia giudiziaria per combattere i crimini a danno degli animali.
Tra le nuove guardie, oltre a Rossella Lenzini e Lucio Mucciante, già attivi nel territorio mantovano e temporaneamente operativi anche a Modena, ci saranno ora anche Elena Pizzoli, Catia De Signoribus, Greta Vallenari, Tamara Bernardelli e Paolo Di Michele.
Un aiuto per le forze dell’ordine
«È un evento molto atteso non solo da noi ma anche dalle guardie zoofile dell’Oipa della nostra provincia – commenta Elena Pizzoli, presidente della Leidaa – e rappresenta un grande aiuto per i carabinieri forestali e i vigili urbani, che avrebbero dovuto gestire segnalazioni di maltrattamenti in assenza del numero sufficiente di guardie zoofile dislocate sul territorio».
La lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente è un’associazione che opera su tutto il territorio nazionale per promuovere il riconoscimento dei diritti degli animali e la tutela dell’ambiente.Nel corso degli anni, l’associazione ha istituito un nucleo di guardie zoofile: si tratta di volontari che assumono il ruolo di guardie che raccolgono segnalazioni e svolgono controlli.
Gli allarmi
«Riceviamo numerose richieste di aiuto riguardanti situazioni di maltrattamento di animali da compagnia – spiega ancora la presidente Pizzoli – capita spesso di vedere cani tenuti a catena, nonostante in Lombardia ci sia il divieto dell’utilizzo di tale pratica, considerata uno strumento di grande sofferenza per l’animale (è consentita soltanto in casi estremamente circoscritti). Inoltre, purtroppo, non mancano situazioni di detenzione degli animali in condizioni inadeguate: esposti al sole d’estate e al freddo d’inverno; rinchiusi in luoghi disabitati o in recinti molto stretti; denutriti o mantenuti in condizioni igieniche molto precarie».