Galuppini-Lescano, è una sfida totale
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foto da Quotidiani locali
Ok, il calcio è uno sport di squadra e Mantova-Triestina sarà uno scontro totale tra due formazioni di alto livello, due collettivi. Ma chiaramente i singoli possono fare la differenza, ed ecco che la sfida nella sfida tra i due capocannonieri del girone assume contorni interessanti. Da una parte Francesco Galuppini, dall’altra Facundo Lescano. Dodici gol a testa, due top player.
Bresciano doc
Galuppini è un classe 1993, bresciano di Cellatica. Giocatore di fantasia e tecnica che però non è mai riuscito ad andare oltre la serie C. Forse per un carattere troppo estroverso in passato, forse per colpa di qualche dirigente poco lungimirante che non ha creduto in lui. Fatto sta che a Mantova il Genio ha trovato il suo habitat: 12 centri, 2 in meno del suo record che risale agli anni di Renate. Capacità di giocare in più ruoli, di mettersi al servizio della squadra. E sicuramente in crescita rispetto all’andata, quando a volte capitava di vederlo estraniato dal gioco in alcuni frangenti di gara. Adesso no, adesso Galuppini è un leader in campo.
Un po’ Kempes, un po’ Bati
Facundo Lescano, argentino di Mercedes nato nel 1996, non ha bisogno di presentazioni. Esordio in A con il Torino, poi tanto girovagare in terza serie. Le tappe più importanti a Potenza, con la Sicula Leonzio, poi Sambenedettese, Entella e Pescara. Il presente si chiama Triestina, ed è un presente fatto di 12 gol e di un costante pericolo per le difese avversarie. Lo sa bene il Mantova, trafitto tre volte dal bomber nel match d’andata. Giocatore possente, veloce, abile tecnicamente e con la porta sempre nel mirino. Mezzo Kempes e mezzo Batistuta, sempre con le dovute proporzioni e riverenze. Lo scorso anno a Pescara segnò 19 reti in 33 presenze, la Triestina lo ha strappato alla concorrenza a peso d’oro in estate. Curiosità: durante il mercato di riparazione dello scorso anno il presidente Filippo Piccoli ci fece più di un pensierino, ma poi non si trovò la quadra. Arrivò Bocalon.