Passaporti in Posta: ancora nulla di fatto nel Mantovano
L’annuncio è dello scorso anno: a partire da dicembre anche gli uffici postali dei Comuni sotto i quindicimila abitanti avrebbero iniziato a erogare i passaporti e da febbraio 2024 via libera pure alle carte di identità elettroniche. Ma il nuovo servizio, che rientra nel più ampio Progetto Polis di Poste Italiane, al momento è partito solo in provincia di Bologna e solo in fase sperimentale. Pare però che i lavori siano in corso per partire al più presto anche nel Mantovano.
Progetto Polis
Lanciato la scorsa estate, il Progetto Polis riguarda 59 su 64 Comuni della nostra provincia, settemila uffici postali su tutto il territorio nazionale situati nei piccoli centri sotto i quindicimila abitanti, di cui 1.290 in Lombardia. Obiettivo è quello «di dotare - si legge sul sito di Poste - gli uffici postali interessati di nuove tecnologie e strumenti idonei a consentire, ventiquattro ore su ventiquattro, una fruizione completa, veloce, agevole e digitale dei servizi relativi a: documenti di identità, certificati anagrafici, certificati giudiziari, certificati previdenziali, servizi alle regioni e altre tipologie come, ad esempio, l’esonero/esenzione del Canone Rai». Alcuni servizi sono partiti anche nel Mantovano come, ad esempio, la possibilità di richiedere il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “Obis M” che riassume i dati dell’assegno. O come, in alcuni uffici postali del territorio, il servizio “Atti di volontaria giurisdizione” con la possibilità di presentare le istanze di nomina dell’amministratore di sostegno e di rendicontazione dello stato patrimoniale dell’assistito. Ma non quello per i passaporti.
Per i passaporti c’è tempo
«Oltre ai certificati pensionistici e giudiziari sarà presto possibile ottenere anche certificati anagrafici e di stato civile, carta d’identità elettronica, passaporto, codice fiscale per i neonati e numerosi altri servizi che si aggiungono a quelli già offerti tradizionalmente dagli uffici postali»: aveva annunciato Poste italiane la scorsa estate. E a ottobre era stato lo stesso condirettore generale Giuseppe Lasco a dare delle scadenze: «A partire da dicembre anche l’ufficio postale potrà erogare il passaporto, mentre da febbraio rilasceremo le carte di identità elettroniche e i servizi dell’Agenzia delle entrate». Non è andata esattamente così: il servizio passaporti al momento è stato attivato in via sperimentale solo in due comuni del Bolognese, per il resto d’Italia viene assicurato che i lavori sono in corso ma manca ancora una data per il via.
Questura a pieno ritmo
A parte qualche Comune che assiste i cittadini nelle procedure di prenotazione, al momento i mantovani che hanno bisogno di rinnovare o fare ex novo il passaporto devono seguire il solito percorso passando dal portale nazionale per gli appuntamenti nelle questure. Appuntamenti che a Mantova sono da poco passati da una media di 45 a circa 70 al giorno grazie all’aggiunta di uno sportello ai due presenti con l’apertura del nuovo ufficio in via Teatro Vecchio. Aperti dal lunedì al venerdì, i tre sportelli consentono di smaltire più pratiche a cui si aggiunge il lavoro delle postazioni di stampa e valutazione delle le Pec che arrivano per le emergenze. Il problema comunque resta: il portale nazionale di prenotazione online è da tempo una specie di lotteria dove la spuntano pochi fortunati.