La nuova Ats di Mantova promette più ispezioni: ristoranti, mense, market e macelli
Sicurezza e controlli. Sono i due imperativi che il neo direttore generale dell’Ats Val Padana, Ida Ramponi, ha messo subito nero su bianco in cima al programma di lavoro dei prossimi tre anni di mandato. A distanza di poco meno di un mese e mezzo dal suo insediamento nella palazzina centrale di Dosso del Corso, al posto del suo predecessore Salvatore Mannino, la dottoressa Ramponi ha stabilito precise priorità. Nei fatti, la declinazione operativa sul territorio mantovano delle linee guida regionali di sua competenza.
Consapevole che le Ats abbiano principalmente un ruolo di programmazione e vigilanza, il manager sanitario ha deciso di spingere soprattutto sull’aspetto delle ispezioni e dei controlli su tutte le materie di competenza delle Agenzie di tutela della salute.
Dottoressa Ramponi, in quale modo l’Ats vigilerà sulla sanità locale e sulla salute dei cittadini?
Proprio questa mattina abbiamo appena terminato il collegio di direzione aziendale per tracciare nel dettaglio le linee programmatiche. Tra i primi posti abbiamo messo l’attività di vigilanza, con ispezioni frequenti sulle strutture sanitarie, socio sanitarie e su quelle che hanno un impatto diretto sulla salute dei cittadini, vale a dire presidi produttivi in generale, macelli, mense scolastiche e aziendali, ristoranti e supermercati.
Quindi un giro di vite generale?
Attenzione, non voglio essere fraintesa. Non vogliamo fare solo i poliziotti che vanno in giro a sanzionare. Tutta l’attività di vigilanza si integra con l’attività di prevenzione e informazione, che diventa per tutti un valido momento formativo. Andremo quindi a controllare negli ospedali i requisiti di accreditamento e l’appropriatezza delle prestazioni erogate, anche per tenere a bada la spesa sanitaria, compresa quella farmaceutica, che come sapete è piuttosto alta in Lombardia.
Il trend di invecchiamento della popolazione è in aumento. Che risposte pensate di dare al territorio?
Il secondo punto del nostro programma è teso a capire se esista un bisogno diverso rispetto ai servizi erogati. E mi spiego: nelle Rsa servono più posti per sub acuti e cronici? Servono altri servizi per rispondere alle esigenze dei fragili e dei disabili? Su tutti questi aspetti faremo un monitoraggio.
I posti letto nel Mantovano sono da sempre un tasto delicato: nel corso degli anni c’è stato un calo drastico e i tempi di attesa per ricoveri, visite ed esami sono sempre più lunghi...
Negli ospedali andremo a controllare l’attività di ricovero e dell’ambulatoriale e valuteremo se si sta procedendo nella giusta direzione. Per la carenza di posti letto vedremo se servirà un diverso utilizzo.
Sulla sicurezza alimentare che programmi avete?
L’igiene pubblica e degli alimenti è un tema a me molto caro. Partiremo senza dubbio con un aumento dei controlli nei macelli, grazie anche alla buona dotazione di veterinari che abbiamo in servizio, 157, il record per un’Ats lombarda, ma vigileremo anche sui prodotti alimentari nei supermercati e nelle mense. A breve anche un particolare occhio di riguardo sulle piscine. Un’altra attività che abbiamo intenzione di intensificare è quella sulla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro con più ispezioni nei cantiere e nelle aziende.