Materia Prima vince 4 Ristoranti a Mantova
Di sicuro una delle puntate più scoppiettanti di 4 Ristoranti, quella registrata a Mantova e andata in onda domenica sera su Sky Uno. A vincere il programma condotto da Alessandro Borghese è stato il Materia Prima di via Goito, seguito dal ristorante storico alle porte di Mantova, Il Rigoletto. Terzo posto per l’osteria Al Gallo di via Fernelli. Chiude la classifica il ristorante Giallozucca, situato in una traversa di corso Umberto. In ogni puntata del programma i ristoratori devono proporre lo special, un piatto tipico del territorio che viene giudicato a parte. E a Mantova cosa poteva essere, se non i tortelli di zucca?
Si può dire che Borghese non si sarà certo annoiato durante i pranzi e le cene nei locali mantovani, soprattutto grazie alle frecciatine e ai commenti che i ristoratori si sono scambiati in tutti e quattro i ristoranti. Il famoso chef era alla ricerca del miglior ristorante contemporaneo di Mantova, che alla fine è risultato essere il Materia Prima di Giuseppe, di cui è stata apprezzata la cucina a base di pesce «con un tocco partenopeo» come ha detto Borghese al termine della puntata. Anche gli altri ristoratori hanno apprezzato i piatti ricercati e il locale chic di Giuseppe, ma il conto è stato giudicato da tutti troppo salato.
[[ge:gnn:gazzettadimantova:14064349]]
Il Rigoletto è rimasto fermo negli anni Ottanta secondo i ristoratori, con tovaglie lunghe bianche, cloche d’argento e servizio in guanti bianchi. Cucina abbastanza apprezzata e giudizi ottimi sullo special, i tortelli di zucca. Che dire di Ekla, la proprietaria? È stata il personaggio clou della puntata, con i suoi voti spesso molto bassi (addirittura uno zero allo special dell’osteria Al Gallo) e il suo modo di fare senza tanti peli sulla lingua. Dopo la puntata, sui social, sono esplosi i commenti negativi su di lei, più che sulla gara. Ekla ha risposto con un lungo post su Facebook – ora non più visibile - in cui spiegava che molto di quello che si è visto era frutto di indicazioni date dalla produzione.
Il penultimo posto è dell’osteria Al Gallo di Leonardo, un ragazzo che guida un team giovane che ha molte potenzialità, secondo Borghese, ma che forse pecca un po’ di inesperienza. La contemporaneità del ristorante di Leonardo sta nella sua proposta del quinto quarto in menù. È vero che le frattaglie non sono moderne, anzi, ma la novità sta nel fatto che siano la proposta principale del menù di un ristorante giovane come quello di Leonardo. Questa scelta ha creato nei dubbi nei ristoratori, poiché c’è il rischio che non tutti i clienti apprezzino questi tagli di carne. Lo special è stato il vero tallone d’Achille dell’osteria: la pasta era cruda e il ripieno troppo dolce, tanto che anche Borghese gli ha dato un voto molto basso.
Fanalino di coda della gara culinaria è il Giallozucca di Sciko, un ristorante con un arredamento eclettico ma definito anche confusionario dagli altri ristoratori. La cucina non ha convinto del tutto, a differenza del conto. Il servizio può essere il punto di forza o il punto debole del locale, dipende. Sicuramente Ekla non ha apprezzato Maurizio, il socio di Sciko, che con le sue battute e la sua presenza costante al tavolo ha infastidito la ristoratrice. Come non soffermarsi, infine, su uno dei dolci proposti al Giallozucca, la sbrisolona, che invece di sapere di mandorle e burro sapeva di cipolla. Chissà cosa avrà cucinato il cuoco prima di impastare.