Con oltre 80 realtà Mantova resta “capitale” italiana dei gruppi di lettura
foto da Quotidiani locali
Mantova si conferma la “capitale” italiana dei gruppi di lettura. Tra città e provincia sono arrivati a essere più di ottanta, 82 per la precisione, di cui l’ultimo costituito nel gennaio di quest’anno da ragazzi a San Giorgio Bigarello e un altro, recente, dedicato ai Manga, alla biblioteca “Baratta”.
Un trend in crescita
Anche il numero di iscritti alle biblioteche di pubblica lettura, il 15% in tutta la provincia, è superiore a quello della media nazionale che si attesta al 10% della popolazione.
Quella mantovana è una realtà caratterizzata per una gestione dei gruppi di lettura curata dai professionisti, bibliotecari, e non da volontari, ed è caratterizzata da una vera e propria “bibliodiversità”, ovvero, un’offerta varia e gestita da un prestito interbibliotecario efficiente.
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«Il “caso” Mantova è da tempo ormai noto e citato come esempio positivo a chi si occupa di studi sul funzionamento delle biblioteche come se ne è parlato anche in questi giorni – spiega Simonetta Bitasi, consulente esterna della Rete Bibliotecaria di Mantova -. Il primato, secondo l’Associazione Italiana Biblioteche, si evince incrociando il numero di abitanti, quello delle biblioteche e dei gruppi di lettura censiti. Mantova è la provincia più piccola d’Italia con la quantità di gruppi più alta. Un dato già emerso nel 2017 quando avevamo fatto qui il raduno nazionale dei gruppi di lettura».
Nel gruppo di lettura coordinato da Bitasi si è spaziato da Anna Giurickovic Dato a Lidia Ravera, ma anche Tondelli, Brizzi, Carofiglio, Fenoglio, Baricco, Culicchia e la Agnello Hornby tra gli altri.
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«Le ragioni del successo partono già dagli acquisti – continua Bitasi -. Spiegare perché comprare un libro piuttosto di un altro e saperlo proporre è una palestra ideale per diffondere la lettura. Nei gruppi tutti si mettono in gioco, anche affrontando libri che escono dalle rispettive confort zone. È un esercizio di democrazia e di inclusione. I gruppi poi sono aperti a tutti e mettono in “vetrina” i libri».
“I 6 gradi della lettura”
Anche il progetto “I 6 gradi della lettura”, recentemente finanziato da Fondazione Cariplo, ha contribuito a promuovere, estendere ed intensificare a tutto campo la lettura come pratica quotidiana, in un pubblico giovanile di adolescenti e giovani dai 12 ai 29 anni.
«E' importante poi che le amministrazioni garantiscano i budget e i servizi per le biblioteche, anche le più piccole – conclude Simonetta Bitasi -. Negli ultimi tempi, nella nostra provincia, è stata realizzata una nuova biblioteca a Governolo, ne esiste una a Mosio di Acquanegra, ne è stata inaugurata una a Gazzuolo, molto bella, dove si ritrovano anche per il “Circolo della maglia”. Spesso nelle piccole realtà la biblioteca è uno spazio sociale, magari l’unico che c'è, ed è fondamentale il prestito interbibliotecario che abbiamo avviato anche con Brescia e Cremona. Il nostro motto è “si può fare”».