L’oro di Mantova: i giovani seguiti da società di A e B sono un patrimonio
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Al Martelli sfilano dirigenti di top club. Per Fiori, Radaelli e Trimboli ipotesi valutazione 2-3 milioni. Botturi li ha scoperti e blindati
Tra i grandi risultati che sta conseguendo in questa stagione il Mantova c’è anche quello della valorizzazione della sua rosa. La scorsa estate, infatti, il dt Christian Botturi (che ha appena compiuto 44 anni) ha puntato forte su alcuni giovani e li ha blindati con contratti triennali.
In caso di flop sarebbe stato un boomerang, invece il dirigente biancorosso ha fatto centro, assicurandosi under che sono già nel mirino di club di categoria superiore e che a fine stagione potrebbero valere 2-3 milioni di euro. Cifre destinate a schizzare in alto qualora i baby si confermassero eventualmente in B.
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I “big”
Ovviamente in vetrina ci sono soprattutto i giovani che hanno giocato di più. E innanzitutto il 20enne Antonio Fiori (compirà 21 anni il 21 febbraio), essendo un attaccante – da sempre la “merce” più pregiata nel calcio – e avendo messo a segno 6 gol, corroborati da 4 assist. Ma nell’ambiente in tanti si stanno accorgendo anche del fresco 21enne Nicolò Radaelli, che da esterno ha già all’attivo 4 reti e 3 assist in campionato. Altro profilo “di moda” fra gli osservatori è quello di Simone Trimboli, lui classe 2002 ma ancora 21enne (spegnerà le candeline ad aprile), che gioca con la sicurezza di un veterano e ha comunque all’attivo finora 2 gol e 3 assist.
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Le quotazioni
La valutazione dei giovani non è ovviamente un dato certo e tanto dipende dalla volontà dei papabili acquirenti. Lo scorso anno, per esempio, da trequartista il classe 2002 Vasic fece 8 gol e 4 assist nel Padova e fu venduto poi a 2,2 milioni di euro al Palermo. A gennaio, invece, il bomber classe 2000 della Giana, Tommaso Fumagalli, è stato ceduto al Como sembra per 350mila euro più eventuali bonus. Insomma, le cifre possono oscillare parecchio, ma è certo che l’Acm ha già adesso in casa un bel patrimonio.
La sfilata
Tutto il Mantova, a partire da mister Possanzini di cui si continua a parlare accostandolo al Sassuolo ma anche a Bologna ed Empoli, ha del resto suscitato l’interesse dei club di categoria superiore. Contro la Pro Patria c’era anche un inviato dell’Inter, magari arrivato per vedere i calciatori bustocchi di proprietà nerazzurra ma tornato a casa di certo con appunti sui baby biancorossi.
Nel corso della stagione al Martelli s’è poi visto molto spesso il dg del Cttadella Marchetti, ha fatto capolino Burdisso della Fiorentina (club per cui è venuto anche Rubino) e così via. Cagliari, Atalanta, Bologna, Genoa, Monza, Spezia, Cremonese, Feralpi e Modena sono altre società accreditate di frequente. E altre magari se ne aggiungeranno.
Gli “emergenti”
Da qui al termine della stagione occasioni per mettersi in evidenza avranno anche altri giovani della rosa. Il 22enne Christian Celesia ha fatto vedere nelle ultime partite di che pasta è fatto, ma anche il coetaneo David Wieser ha sfruttato quasi sempre a dovere le sue occasioni e lo stesso vale per il classe 2001 Tommaso Maggioni. Giacomo Fedel ha giocato poco (ma bene), Argint ha solo debuttato e Sonzogni spera di farlo. Completano il quadro Bragantini e Debenedetti, unici baby arrivati in prestito da Verona e Genoa.