La lettera della prefettura era finita in un cassetto: Luigino Marcuzzi è Cavaliere quasi 35 anni dopo la nomina
TRIVIGNANO. È partito dal Quirinale per arrivare a Trivignano Udinese il cancelliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana, Roberto Corsini, e consegnare un attestato di Cavaliere della Repubblica rimasto in un cassetto per quasi 35 anni. La storia dell’onorificenza sembra incredibile, eppure è vera.
Era l’8 settembre del 1990 quando l’allora prefetto di Udine, Roberto Sorge, con una missiva comunicava a Luigino Marcuzzi che con decreto del 27 dicembre 1989, l’allora presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, concedeva la massima onorificenza di Cavaliere «al nostro concittadino Luigino», racconta il sindaco di Trivignano, Roberto Fedele.
Ma sul decreto, controfirmato dall’allora presidente del Consiglio dei ministri Giulio Andreotti, calò il silenzio e quella lettera, probabilmente non compresa o frettolosamente riposta in un cassetto da Marcuzzi, rimase un gesto incompiuto per quasi 35 anni, mai riconosciuto da tutti.
La svolta alcuni mesi fa quando la vecchia lettera finisce sulla scrivania del primo cittadino che con determinazione e tenacia contatta e scrive prima alla Prefettura e poi al Quirinale che, con stupore, prendono atto dell’incredibile vicenda e pongono immediatamente rimedio, portando l’attestato a Trivignano dov’è stato consegnato a Marcuzzi da Corsini e Fedele assieme al vicesindaco Daniele Cocetta, dall’assessore Roberto Tuniz, dal segretario comunale Michela Chersin e dal comandante della polizia locale, Claudio Cantone.
L’onorificenza a Lugino Marcuzzi, 88 anni, è legata alla sua vita professionale e istituzionale. Storico calzolaio da due generazioni a Trivignano Udinese, ha riparato e rifornito scarpe a mezzo Friuli, compresi molti politici di quei tempi.
Già vicesindaco e amministratore fino a ridosso degli anni Novanta e uomo di spicco della Democrazia cristiana «Luigino era noto per la sua pacatezza e per l’acume politico, negli anni in cui la Repubblica prendeva corpo e completava la riscossa economica del paese», ricorda il sindaco. «Tutto questo si è compiuto nella giornata della Passione del Signore – racconta ancora Fedele, con emozione – e la consegna è avvenuta alla presenza straordinaria del Cancelliere Corsini, friulano di origine, arrivato direttamente dal Quirinale. L’importante pergamena è stata finalmente consegnata a Marcuzzi che, con grande commozione, l’ha ricevuta e ha indossato sul bavero della giacca il prezioso distintivo che gli ho donato. Una giornata incredibile, a coronare una vicenda degna di un romanzo, dove il lieto fine, grazie al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al suo Cancelliere, ha stupito tutti i presenti con gioia e soddisfazione. Per me è stata una delle più belle esperienze dei miei 25 anni di mandato amministrativo», garantisce Fedele.