Frana a Cazzaso, nella piccola frazione vivono 76 persone: disagi per spostamenti e bus, penalizzati soprattutto gli anziani
foto da Quotidiani locali
TOLMEZZO. Nella frazione tolmezzina di Cazzaso vivono 76 persone, molte delle quale anziane e spesso anche in condizioni di fragilità per l’esigenza di cure e di maggiore attenzione. La strada chiusa tra Fusea, Cazzaso e Cazzaso Nuova, a causa del preallarme appena diramato sulla secolare frana, crea disagi soprattutto agli abitanti di Cazzaso di una certa età che necessitano di spostarsi con i trasporti pubblici, ma per recarsi alla fermata del bus a Fusea devono paradossalmente percorrere a piedi proprio la viabilità che è stata bloccata. I disagi sono notevoli, inoltre, anche per lo scuolabus. La strada è stata chiusa nel tratto da Fusea, all’altezza del cimitero, e fino a Cazzaso e Cazzaso Nuova.
«Ora con la strada chiusa dobbiamo per forza percorrere la via di fuga – analizza il presidente della consulta frazionale di Cazzaso, Cornelio Bellina –, cioè la strada vecchia, una volta l’unica via per raggiungere Cazzaso». A occhio nudo non si scorgono cambiamenti sulla secolare frana, ma due dei gps installati per il suo costante monitoraggio hanno registrato alcuni movimenti e quindi in via precauzionale, in base al piano di emergenza redatto dal Comune nel 2015, il sindaco di Tolmezzo, Roberto Vicentini, ha emesso l’ordinanza di chiusura finché sarà mantenuto il preallarme. Una decisione che nessuno discute, sottolinea Bellina, che tuttavia segnala i disagi che derivano dalla chiusura della strada legati al fatto che «adesso i mezzi pubblici non arrivano fino a Cazzaso e a Cazzaso Nuova, la corriera si deve fermare vicino al cimitero di Fusea e Cazzaso», aggiunge Bellina. «Il paradosso però è che le persone di Cazzaso che devono prendere il bus devono percorrere un tratto a piedi, circa 200-300 metri, proprio sulla strada chiusa.
Ho già segnalato il problema al Comune, però anche l’amministrazione fa quello che può. Anche per lo scuolabus il disagio è identico: o sono i genitori a portare i bambini la mattina a Tolmezzo e a riprenderli percorrendo la strada vecchia oppure i bambini devono andare ad aspettare lo scuolabus a Fusea». Le difficoltà maggiori però sono per gli anziani.
«La media di età a Cazzaso – fa notare Bellina – è abbastanza alta, parliamo di persone anziane che devono andare, per esempio, in ospedale per visite o esami oppure a fare la spesa e, senza mezzi propri, devono prendere la corriera. Speriamo quindi che quanto prima cessi il preallarme e la strada possa essere riaperta. Nulla si obietta a chi ha emesso l’ordinanza e stabilito l’allerta, perché se ci sono movimenti franosi è giusto agire con prudenza e a tutela delle persone. Certo è che si dovrebbero anche garantire in qualche modo servizi migliori agli anziani, a partire dai mezzi pubblici, perché la strada per arrivare a Cazzaso c’è, è quella vecchia, quindi con un pulmino più piccolo – propone Bellina – si potrebbe raggiungere Tolmezzo e viceversa, superando così gli attuali ostacoli».