Redivo è un extraterrestre: la Gesteco passa anche a Milano
foto da Quotidiani locali
MILANO. Con carattere, e un Redivo da 31 punti, la Gesteco si prende l’ottava, esatto, ottava vittoria di fila in questa pazza sua fase a orologio.
Sabato 6 aprile, all’Allianz Cloud, i ducali stendono l’Urania Milano, vincono per 92-94 una gara tirata, nervosa. Che mette un nuovo sigillo sulla salvezza del club friulano. Partivano dallo stesso numero di punti fatti, le due contendenti: 28.
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La differenza fra le due squadre? Quella in classifica. Sul campo, in avvio di gara, questa non si vede: Lamb si sblocca dall’arco; Potts fa lo stesso. La tabellata del secondo serve così a fissare il momentaneo 8 pari. Il primo acuto della serata è di marca Urania e giunge grazie ai canestri centrati, in sequenza, da Lupusor: tripla per lui, poi and one del momentaneo +5. La festa, però, è dal perimetro: da lì si rivede Amato, a lungo out causa infortunio. Caldissimo l’ex Apu: con le sue parabolone, i padroni di casa scappano sul +9. In generale, si sa, Milano va forte dalla distanza. Se la cava anche Mastellari: l’ex Chieti inventa il -6. Poco dopo, a una mano, alla Doncic, segna ancora, seppur dopo un fischio arbitrale, peccato. Non c’è problema, c’è Miani.
Che trova la bomba del personale traguardo: 1.301 punti in maglia Gesteco. Gancio cielo by Lamb e il +1 ducale è servito. Potts, toh, rieccolo.
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Ma eccolo, finalmente. Redivo! Prima del match lo si era visto in compagnia del concittadino Palacio, un passato da fine attaccante, un presente da cestista minors. Il play di Bahia Blanca, da bravo maestro, fa vedere all’amico come segnare nei momenti chiave: cioff, una volta, cioff, una seconda, sei punti, 33-37 UEB, immediato.
Severini risponde? Redivo insiste, ancora e ancora, come il “trenza” ai tempi del Boca, o dell’Inter se preferite. Grazie ai suoi “gol”, Cividale conduce. Senza strappare: al break, lo score recita 45-49.
C’è Dan Peterson a palazzo: coach “Pilla”, ci scambia due chiacchiere, poi torna sul match.
Si rientra dagli spogliatoi, allora, con Potts che pasteggia sulle palle perse Gesteco rimettendo pertanto i suoi avanti. Fronte opposto, Lamb tentenna, anche se è tutta la squadra friulana, in questi frangenti, a subire l’improvvisa folata avversaria. Sbanda la UEB, scivola a -10. Cuore Rota, nel suo momento, segna da via Perusini. Miani, vice-capitano, chiude il terzo parziale con la tripla del -4. Carica! Ancora lui: il -1 è del “barba” ex Codroipese. Non di un nervoso Lamb, bensì di Redivo, a cui entra pure il libero aggiuntivo. Lupusor dà il via al testa a testa. Protagonista indiscusso, manco a dirlo, il solito, folle Redivo. Che dopo due bombe consecutive, non pago, ne mette anche una con fallo. Boom! 75-80. Amato non ci sta, “on fire” rimette Milano a -2, 1’ da giocare.
Redivo in lunetta: uno su due. Potts sbaglia, Dell’Agnello sgomita a rimbalzo, dopo aver subito fallo. Antisportivo, gioco di liberi. Potts ne manca uno. Amato, sontuoso pure lui, per il -1 a 15’’ dal sipario. La linea della carità premia Miani, Campani, non Amato.
Montano tenta la preghiera, ma il ferro dà ragione ai Pilla boys. Tutti in carrozza, si sale sull’ottovolante. Per dirla alla Peterson: «mamma butta la pasta!».
URANIA MILANO – GESTECO CIVIDALE 92 – 94
28-19, 45-49, 68-64
WEGREENIT URANIA MILANO Potts 24, Beverly 11, Amato 23, Lupusor 17, Montano 9, Piunti 2, Landi 1, Cavallero, Severini 5, Bonacini. Non entrati: Solimeno, Anchisi. Coach: Villa.
UEB GESTECO CIVIDALE Marangon 3, Lamb, Redivo 31, Miani 20, Mastellari 6, Rota 4, Campani 6, Berti 1, Dell’Agnello 9, Isotta Non entrato: Moretti. Coach: Pillastrini.
Arbitri Bartoli di Trieste, Cassina di Monza, Giovannetti di Torino.
Note Cividale: 13/20 al tiro da due punti, 16/33 da tre e 20/26 ai liberi. Milano: 12/22 al tiro da due punti, 15/36 da tre e 23/27 ai liberi. Uscito per 5 falli: Dell’Agnello.