Incendi estivi, ecco il piano di prevenzione della Protezione civile
foto da Quotidiani locali
Una ricognizione preventiva per la Campagna antincendio boschivo (Aib) estate 2024. Un vertice in videoconferenza con il ministro Musumeci e il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile Curcio, al quale hanno preso parte tutte le Regioni.
A rappresentare il Friuli Venezia Giulia l’assessore competente Riccardo Riccardi. «Ci prepariamo a organizzarci sulla base dei dati di previsioni meteo in nostro possesso - ha detto Riccardi al termine dell’incontro - , sulla base del numero di mezzi disponibili, dell’addestramento dei volontari.
È stata istituita una cabina di regia guidata dal Dipartimento nazionale dove collaborano le Regioni, i carabinieri, i vigili del fuoco. In Friuli Venezia Giulia ricordiamo le criticità dell’estate 2022 con il Carso che andò a fuoco per diversi giorni, tra Monfalcone e Trieste».
Molta attenzione è stata riservata all’andamento climatico, elemento fondamentale per capire che estate ci attenderà e quanto alto sarà il rischio di veder sviluppare roghi nei nostri boschi. Nel Nord Est, tra settembre 2023 e marzo 2024, ha piovuto il 30% in più rispetto alla media degli anni 1991-2020. Ma tutte le altre macro aree italiane sono ancora oggi in deficit di acqua, dal Nord Ovest che presenta un -20%, al Centro con un -40% e la Sicilia con un preoccupante -50%.
«L’anno idrologico in corso - si legge nel rapporto della Protezione civile nazionale - a partire dal settembre 2023, ha presentato temperature ben al di sopra delle medie climatiche associate a marcati deficit idrici, in particolare nelle regioni centro-meridionali e isole maggiori.
Le precipitazioni, anche nevose, tra febbraio e marzo 2024, hanno solo lievemente mitigato tali condizioni di deficit idrico». Ma appunto il Nord Est sembra un po’ più al riparo per quanto riguarda la disponibilità di acqua.
Interessanti le valutazioni su che tipo di andamento climatico potremmo avere in vista dell’estate.
«Dopo gli ultimi 10 giorni perturbati - si legge nel report di Pc - e piovosi al Centro Nord (in particolare in Veneto e Friuli Venezia Giulia), la prima parte di aprile vedrà il ritorno a condizioni più stabili con poche piogge al Sud a cui seguirà una nuova fase più variabile per alcuni passaggi perturbati da Ovest dopo la metà di aprile.
Stando alle attuali elaborazioni prevale un segnale di precipitazioni, nelle prossime tre settimane, sotto le medie in particolare al Centro Sud, mentre le temperature saranno sopra le medie del periodo.
Per quanto riguarda le previsioni nel trimestre aprile-giugno, prevalgono temperature in media o superiori, mentre le precipitazioni saranno maggiori al Nord rispetto al Sud, ma tendenzialmente nella media del periodo».
Sulla questione incendi è intervenuto l’esponente del Movimento Cinque Stelle Mauro Capozzella che chiede alla Regione «di dotarsi di un aereo Canadair dislocato in Fvg o di acquistare un piccolo velivolo speciale, come ha fatto la Slovenia, per la protezione dei boschi del Carso».