Old Wild West, che batosta: l’Apu perde con il Casale Monferrato
Poi si dirà, magari fra due mesi, meno male che Udine è arrivata terza, così ha evitato Trapani e si è giocata la promozione con avversari battibili. Finchè non accadrà, la sconfitta di ieri a Casale dell’Apu Old Wild West per 88-71 sarà ricordata come una figuraccia o giù di lì.
L’immagine della svagata squadra di Pedone contro la Cenerentola Monferrato, che se perde finisce in serie B, è Aka Fall, lungo meteora a Udine 8 anni fa, che fa quello che vuole. Per 40 minuti: rimbalzi, tiri, alley-oop. L’approccio dei ragazzi di coach Vertemati è da gita scolastica. Udine scivola addirittura sotto 24-8 contro una squadra che, è vero, segna tanto, ma è anche vero che di solito la sua difesa fa un baffo al celebre formaggio svizzero con i buchi.
Ancora senza Clark e Delia inutilizzato, e con pure Caroti non al meglio e lasciato così in panchina, la squadra friulana è in balia dell’avversario. Se non fosse che ormai è chiaro che arrivare secondi nel girone sia visto da tutti come una sciagura, perchè l’incrocio contro Trapani sarebbe inevitabile, ci sarebbe da preoccuparsi. E forse bisognerebbe davvero preoccuparsi perchè svagatezze del genere a tre partite dai play-off non sono un bel biglietto da visita.
Risultato dell’orrido primo quarto: 26-14 per Casale che, a un passo dalla retrocessione, nemmeno forse si aspettava un avversario così tenero di fronte.
«Udine, Udine», canta la dozzina di tifosi della “Gioventù Bianconera”, combattuta tra il pensiero d’essersi sciroppati mille km per nulla e il desiderio di rimonta.
Una tabellata di capitan Monaldi (costretto agli straordinari) da tre fa decisamente optare per la prima opzione, un canestro dell’ex Fantoma pure. Fa sperare i tifosi bianconeri solo la difesa di Casale, roba imbarazzante.
Poi, oltre ad Arletti, Cannon e un po’ Alibegovi (3 su14 al tiro però) entrano in partita consentendo ai suoi di andare all’intervallo sotto 39-35. Per quanto visto un successo.
Udine “cavalca” un 3 su 19 da tre che è tutto dire. Coach Vertemati, che, ci dicono, sia uno che non vuole perdere neanche le amichevoli, è furibondo. Sarà, ma Udine riparte come aveva iniziato: CJ Kelly sguazza nelle dormite piazza tre triple e rimanda Udine sotto 50-39. Semplice: se a una squadra morta fai capire che può risorgere sei fregato.
E Udine ha fatto proprio questo, senza i “salvagente” Clark e Caroti peraltro. Vero che Casale si gioca la vita ma...Per tornare sotto ci vorrebbe un po’ di difesa e ritmo in attacco, invece è Fantoma che segna da tre. Ragazzo di talento l’ex Apu di Trieste, non certo da Eurolega come l’aveva definito profeticamente coach Boniciolli, ma talentuoso. E se lo lasci tirare... segna.
Fine terzo quarto: 65-52 con Kelly che continua indisturbato a segnare mentre Monaldi sparacchia. Quando in avvio di ultimo quarto Cannon regala tre tiri liberi a Kelly, che sembra Iverson, cominciano a scorrere i titoli di coda alla figuraccia di Casale Monferrato, terra di buon vino, ma con una squadra di basket alla canna del gas cui bastava fare “bu” con un avvio convincente.
Casale Monferrato, venerdì, arriverà a Cividale. Si giocherà ancor di più la salvezza, o meglio la possibilità intanto di finire nel “girone della morte”, contro una squadra assetata di play-off. Scommettiamo che i vari Kelly, Fantoma, Martinoni, l’ex Pepper e Fall torneranno piccoli piccoli?