Apu, cattivi pensieri dopo la sconfitta a Casale
UDINE. Si gioca a tressette o di ciapanò? Domanda legittima, visti certi risultati dell’ultimo turno di serie A2, con le tre ultime in classifica del girone Verde vittoriose contro Bologna, Udine e Verona, rispettivamente seconda, terza e quarta in classifica nel girone Rosso.
Il -17 dell’Apu a Casale Monferrato ha alimentato cattivi pensieri, visto che quest’anno raramente i bianconeri avevano rimediato brutte figure simili. A nostro avviso, però, prima di parlare di sconfitta premeditata, vanno fatte alcune riflessioni.
Mal di trasferta
Il ruolino di marcia di Udine lontano da casa è mediocre, e non raggiunge il 50% di vittorie: 7 successi e 8 sconfitte.
L’Apu che vediamo al Carnera si vede di rado negli altri palasport e questo è un dato di fatto che spiega anche come mai gli uomini di Vertemati non siano in cima alla graduatoria a dare fastidio a Forlì, che in casa viaggia come Udine, ma fuori è di un’altra pasta.
È soprattutto la difesa bianconera a mostrare due volti diversi, e gli 88 punti incassati al palaFerraris lo confermano. In più di qualche occasione, inoltre, l’approccio alla partita non è stato dei migliori e ha costretto Monaldi e compagni a giocare una gara di rincorsa.
Percorsi accidentati
Un altro motivo per non pensare a calcoli per scegliersi un tabellone play-off piuttosto che l’altro è che in un modo o nell’altro si casca male.
Ammesso e non concesso che Trapani con i due innesti recenti di mercato possa far paura, non si può certo dire che partire come terza testa di serie in un tabellone con Forlì e Cantù sarebbe un’autostrada verso la serie A.
Senza contare che arrivando terza nel girone Rosso, l’Apu giocherebbe eventuali semifinale e finale play-off senza il vantaggio del fattore campo. Quindi per l’ascesa in paradiso dovrebbe espugnare il PalaDesio e l’Unieuro Arena, ipotesi che deve fare i conti con la realtà di una squadra che finora non ha mai vinto sul campo di una big. Pensare che Udine scelga di andare a giocare il tabellone con più trasferte (e più difficili) perdendo apposta proprio in trasferta ci sembra fantabasket.
Attenuanti
Fatte queste considerazioni, va detto che domenica a Casale abbiamo visto un’Apu a corto di esterni, con un assetto che non è certo quello pensato per il finale di stagione. L’assenza contemporanea di Clark e Caroti pesa, Vertemati ha dovuto fare diversi adattamenti nelle rotazioni. Se di fronte ti ritrovi una squadra che gioca per la sopravvivenza, può accadere di perdere.
Tirare i remi in barca com’è accaduto nel finale, invece, ci sta molto meno. Domani, intanto, la Fortitudo ospita Treviglio nel recupero. Non crediamo che si scanserà.
Poi dal prossimo anno, con il ritorno alla serie A2 a girone unico, i dibattiti sulle partite giocate per perdere dovrebbero sparire.