Il nuovo arcivescovo di Udine: «L’ascolto di tutti mi farà conoscere la terra friulana»
foto da Quotidiani locali
UDINE. Il saluto che usa per rivolgersi ai fedeli è “Mandi”. Perché fin da subito il nuovo arcivescovo di Udine, monsignor Riccardo Lamba - che inizierà il ministero episcopale il 5 maggio - ha voluto instaurare un contatto diretto con la comunità del Friuli.
«D’altra parte sono convinto – spiega – che sarà solo l’ascolto delle persone, la frequentazione degli ambienti di vita cristiana, come le famiglie, le parrocchie, le comunità di vita consacrata, il mondo del lavoro e del volontariato, i luoghi della sofferenza, la scuola, la cultura e lo sport, che mi aiuterà veramente a conoscere meglio questa porzione della Chiesa e mi darà la possibilità di entrare in dialogo con tutti riconoscendo con gioia il dono di Dio che c’è in ciascuno di voi».
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Fino a oggi il nuovo arcivescovo e l’arcivescovo uscente si sono incontrati tre volte. «Fin dal 23 febbraio, quando l’arcivescovo Andrea Bruno ha dato l’annuncio alla Diocesi di Udine della mia nomina da parte del Santo Padre a suo successore – prosegue Lamba – ho avuto modo di apprezzare la sua cordiale e premurosa accoglienza. Abbiamo avuto la possibilità di incontrarci personalmente tre volte».
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Ed è proprio nel primo incontro che «risale a una decina di giorni dopo la nomina, quando è voluto venire a Roma a farmi visita con il vicario generale monsignor Guido Genero, e una qualificata rappresentanza di sacerdoti, di alcuni laici e una religiosa, tutti collaboratori nella vita pastorale della Chiesa di Udine» che monsignor Lamba ha avuto l’opportunità di conoscere «l’intenso lavoro pastorale svolto nei quasi quindici anni di ministero episcopale, in particolare per quanto riguarda il cammino sinodale con cui si è dato il via alle collaborazioni pastorali per rispondere sempre meglio a quella vocazione “missionaria” della Chiesa, che così spesso ci ricorda Papa Francesco».
«Mi unisco alla vostra gratitudine al Signore – afferma poi – per tutto il cammino finora percorso e posso senz’altro dire che il mio servizio non potrà che porsi in continuità con quanto sinora realizzato, rimanendo aperto a tutto ciò che lo Spirito Santo vorrà suggerirci attraverso l’impegno intelligente e la creatività di laici e consacrati impegnati nella vita ecclesiale. Mi auguro che il Signore ci doni anche nuove “vocazioni” per portare avanti la missione evangelizzatrice, che è affidata a tutti quanti noi».
La collaborazione tra i due presuli, dunque, continuerà. «Sono molto contento che monsignor Mazzocato – dichiara Lamba –, pur esprimendo la sua intenzione dopo il mio arrivo ad Udine di tornare nella terra trevigiana di origine, mi abbia più volte manifestato la propria disponibilità ad accompagnarmi, soprattutto nei primi mesi del mio ministero episcopale, con la sua presenza discreta in qualsiasi momento avessi bisogno di qualche consiglio: ci conto».
Lamba arriverà in Friuli il 5 maggio, una terra «che sto appena iniziando a conoscere: sono infatti venuto ad Udine per incontrare monsignor Andrea Bruno e alcuni suoi collaboratori un paio di volte per poche ore. È vero che mio fratello Doriano e sua moglie Tiziana con i loro quattro figli vivono a Trieste da più di 25 anni, ma per i miei impegni pastorali nella diocesi di Roma, le volte che sono riuscito a venire a trovarli in questi anni si possono contare sulle dita di una sola mano».