Aggressione in carcere a Udine, tre poliziotti ricoverati in ospedale: un agente colpito al volto da un manico di scopa
UDINE. Tre colleghi in pronto soccorso, uno “pugnalato” da un manico di scopa e colpito al volto. È questo il bilancio dell’aggressione avvenuta lunedì mattina, 15 aprile, in carcere a Udine. A denunciarlo è il Sippe, il sindacato della polizia penitanziaria.
Per il poliziotto che ha subito il maggior danno fisico si è reso necessario l’intervento in maxillofacciale, con una prognosi ancora da definire. Uno degli altri due colleghi, come informano dal Sippe, hanno una prognosi di sette giorni mentre il terzo ancora in via di accertamenti.
«Anche nella serata di domenica un altro agente sarebbe finito al pronto soccorso dopo essere stato colpito al busto con violenza da un oggetto lanciato da un detenuto. La situazione all'interno del carcere di Udine è grave, sono a rischio costante i poliziotti, a seguito delle continue aggressioni da parte di soggetti problematici».
Lo dichiara il segretario Generale del Sippe Carmine Olanda che aggiunge: «Denunciamo ormai numerosi accessi al pronto soccorso da parte degli operatori penitenziari a causa delle diverse aggressioni che stanno subendo continuamente».
«Il personale della Casa Circondariale di Udine - continua Olanda - è sottoposto a continue pressioni psicologiche dovute agli orari di lavoro che sono quasi sempre di 8 ore e anche a volte di più, tenendo conto che spesso i posti di servizio sono accorpati, venendo quasi certamente a mancare quelli che dovrebbero essere i livelli minimi di sicurezza concordati».
Secondo il Sippe la situazione all’interno del carcere di Udine è insostenibile a causa della “gravissima” carenza di personale, che non fa altro che mettere a rischio la propria vita; questi pochi agenti devono amministrare una popolazione detenuta di numero superiore alla capienza prevista.
«È giunto il momento - conclude Olanda - di avvicendare i vertici de carcere di Udine perché è inammissibile quanto accaduto che sembra ormai all’ordine del giorno».