De Marchi non invecchia mai, a quasi 38 anni trionfa al Tour of the Alps: «Ci è voluto molto coraggio»
foto da Quotidiani locali
Alessandro De Marchi ha piazzato, martedì 16 aprile, al Tour of the Alps una stoccata delle sue. Nella seconda tappa della corsa che abbraccia Trentino, Alto Adige e Tirolo, il friulano ha vinto al termine di una lunga fuga per mettere in bacheca un successo per tanti versi storico.
A quasi 38 anni d’età – è nato il 18 maggio del 1986 –, il “DeMa” è tornato, per la settima volta in carriera, sul primo gradino del podio dopo due anni e 194 giorni dalla vittoria alla Tre Valli Varesine dell’ottobre 2021, risultando ieri anche il primo italiano a vincere al Tour of the Alps dall’edizione 2021, quando Gianni Moscon fu capace di vincere due tappe.
De Marchi ha corso d’esperienza e d’astuzia, sfruttando le sue migliori caratteristiche. Si è inserito nell’azione generata da un manipolo di corridori, tra i quali anche i giapponesi Joishi e Oka e l’austriaco Lukas Postlberger, che si è avvantaggiato sul gruppo, prima della prima asperità di giornata, salendo verso il Brennero.
Poi, è rimasto in avanscoperta con i soli Simon Pallaud, svizzero della Tudor Pro Cycling, e Patrick Gamper, austriaco della Bora Hansgrohe. Negli ultimi chilometri, il “Rosso di Buja” ha accelerato ancora ed è arrivato solitario e a braccia alzate al traguardo di Stans, dopo 190 chilometri di gara. Chapeau!
Alessandro è arrivato con 1’20’’ di margine su Gamper e Pellaud. Il gruppo è stato poi regolato in volata da Greg Muhlberger, giungendo a Stans dopo 1’47’’.
Nel plotone principale, c’erano anche Matteo Fabbro, codroipese del team Polti Kometa, e l’ex Team Friuli Alberto Bruttomesso, oltre a Filippo Ganna. «Ci è voluto molto coraggio – ha poi detto nel dopo gara il friulano, che sta vivendo la sua seconda stagione con il team Jayco Alula –, ma ero fiducioso. Due anni fa ho trovato un nuovo, bello, fantastico ambiente qui al Team Jayco Alula, alla fine sapevo che era davvero il momento giusto. Già l’anno scorso al Giro eravamo lì per giocarci le nostre chance e anche quest’anno siamo tornati con quell’obiettivo e oggi (ieri, ndr) me la sentivo. Con un po’ di fortuna e un po’ di coraggio, a volte succede. A quasi 38 anni, in quest’epoca del ciclismo, una vittoria così è una delle più importanti dopo tanti anni di carriera. E, lo sottolineo: a questa età, in questo ciclismo, significa tantissimo. Ai giovani dico che bisogna provarci sempre, con convinzione».
A venti giorni dall’inizio del Giro d’Italia 2024, questo successo di Alessandro De Marchi assume un’importanza rilevante. In primis, dimostra che il bujese è sempre competitivo e la sua condizione appare quella dei giorni migliori, in vista della corsa rosa. Inoltre, scatena l’entusiasmo di tutti i suoi tifosi friulani che non vedono l’ora di vederlo all’opera nella Mortegliano-Sappada del prossimo 24 maggio, sulle sue strade di casa.