Ladri a caccia di gioielli: furti nelle abitazioni a Stevenà e in centro Caneva
foto da Quotidiani locali
CANEVA. Ladri fuori stagione a Caneva, a caccia di oro, contanti e preziosi nelle abitazioni. Due colpi sono andati a segno, in via Trieste e a Stevenà e altri due, invece, sono stati solo tentati, uno nella medesima frazione e l’altro in via IV novembre.
La quantificazione del bottino è ancora in corso, così come la formalizzazione delle denunce: il bilancio è corso di accertamento.
I proprietari hanno scoperto le intrusioni nella serata di giovedì 18 aprile. Le segnalazioni al 112 hanno cominciato a fioccare dalle 21.30 in poi, fino a mezzanotte e mezza.
La tecnica adottata è sempre la stessa: i ladri agiscono in assenza dei proprietari, scelgono case senza impianti d’allarme, forzano finestre o serramenti per intrufolarsi, rovistano alla ricerca di preziosi nelle stanze e poi si dileguano nell’oscurità.
«È una piaga sociale di non poco conto, quella dei furti» ha osservato il sindaco Dino Salatin. Caneva, però, non è una meta così frequente per i ladri. Merito anche della vasta rete di occhi elettronici installati dall’amministrazione comunale.
«Abbiamo 45 telecamere e e 3 lettori targhe, tutti collegati con il comando dei carabinieri di Sacile e della polizia locale – ha fatto il punto il sindaco – per un Comune di 6 mila abitanti è estesa, ovviamente non possiamo coprire l’intero territorio, abbiamo anche borghi con case sparse. Investiamo nella manutenzione delle telecamere circa settemila euro all’anno. È importante, infatti, non solo avere la videosorveglianza, ma che funzioni bene e che sia collegata alle forze di controllo. Noi facciamo di tutto per contrastare questo fenomeno, che umanamente è bruttissimo».
Il sindaco invita i residenti a continuare a denunciare i furti subiti, anche quelli tentati, per agevolare il lavoro degli inquirenti.