Il libretto della Bmw messa in vendita era falso: friulano condannato
foto da Quotidiani locali
LATISANA. Per l’accusa avevano truffato un uomo residente a Latisana, proponendogli l’acquisto di una Bmw di seconda mano: ottenuti i soldi – complessivamente 9.500 euro, pagati con accrediti su carte di credito ricaricabili – avevano fornito al malcapitato una carta di circolazione falsa, parte di un lotto di 2 mila libretti rubati dalla Motorizzazione civile di Gummersbach, vicino Colonia, in Germania.
Due gli imputati, accusati di ricettazione, truffa e falsità materiale: per il pordenonese Andrea Frecentese, quarantasettenne titolare di un salone d’auto a Pasiano di Pordenone, il giudice monocratico Carla Missera ha deciso per l’assoluzione. È stato invece condannato a un anno e otto mesi Maurizio Hudorovich, 46 anni, residente a Talmassons. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna di entrambi gli imputati, rispettivamente a due anni e a due anni e tre mesi.
I fatti risalgono all’aprile del 2021. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Hudorovich si era presentato come proprietario del mezzo, con un nome fittizio, all’acquirente della Bmw, un giovane che gravitava nella Bassa Friulana.
Frecentese avrebbe messo a disposizione l’autosalone, «senza peraltro guadagnarci nulla», ha indicato nel corso della discussione il legale del quarantasettenne pordenonese, l’avvocato Massimo Cescutti. Il giovane ha quindi pagato 8.500 euro a Hudorovich e mille euro, per spese di immatricolazione, versate su una poste pay di una terza persona.
L’acquirente della Bmw non ha potuto completare la registrazione dell’auto, visto che i documenti di circolazione sono risultati completamente falsi. Di fatto, dunque, il giovane ha pagato 9.500 euro a vuoto, senza ottenere nulla in cambio.
Per il giudice non è provato il coinvolgimento di Frecentese nei fatti contestati. Da qui la sentenza di assoluzione.