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Messaggero Veneto
Апрель
2024

Marchi: “Benedetti, una storia specchio di stile e tempra”

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Marchi: “Benedetti, una storia specchio di stile e tempra”

foto da Quotidiani locali

«Nel nome di Gianpietro Benedetti è racchiusa, al di là della vicenda personale, anche una formidabile traiettoria imprenditoriale. Tutto il nostro rammarico per la perdita di un uomo d’industria di straordinaria lucidità, lungimiranza, stabilità».

Con queste parole Enrico Marchi, presidente di Nord Est Multimedia, che edita pure questo giornale, saluta l’industriale friulano che con il gruppo Danieli aveva saputo interpretare una strategia di sviluppo autenticamente globale.

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Benedetti fin dal principio è stato fra i promotori di Nem e dunque dell’acquisizione di sei giornali friul-giuliani e veneti messi in vendita da Gedi, poiché per l’editoria ha sempre avuto una spiccata passione.

«Riteneva che l’informazione - riprende Marchi - sia un architrave della società, un asset fondamentale per valorizzare le comunità, il patrimonio di generale interesse legato ai territori, i progetti di crescita e la creazione di futuro per il suo Friuli Venezia Giulia in particolare ma in effetti per il Nord-Est tutto intero.

A tutti gli azionisti di Nem mancherà il suo contributo di intelligenza e vigilanza. Su questo terreno, in una logica di assunzione di responsabilità pubblica, abbiamo naturalmente condiviso con lui e con gli altri azionisti il percorso di fondazione e ora di realizzazione progressiva del progetto multimediale di Nem. Sapeva vedere lungo e nel contempo agire nel presente con il massimo della concretezza».

E Marchi a questo proposito aggiunge: «La storia di Benedetti è specchio di uno stile e di una tempra».
In effetti, non aveva nemmeno 20 anni quando ha varcato le porte della Danieli, per il suo primo impiego da disegnatore tecnico.

E poi si è messo in gioco da project manager di piccoli stabilimenti, dopo di che si è candidato per avviare in giro per il mondo impianti fortemente problematici. Seguono altre tappe da responsabile dell’ufficio tecnologie, da responsabile tecnico commerciale dell’ufficio vendite, poi la direzione tecnica con annesso centro ricerche.

Passo passo, Benedetti ha scalato tutte le posizioni interne, fino alla direzione generale nel 1986 e dal 2003 per 15 anni il ruolo di amministratore delegato, puntando a trasformare Danieli da produttore di macchinari per l’industria siderurgica a fornitore di impianti chiavi in mano, presidiando la concezione tecnologica, il progetto e infine l’installazione e il management dello stabilimento.

«In questo percorso - conclude Marchi - non conviene forse vedere tanto la determinazione quanto piuttosto la capacità di pensare lungo che contraddistingueva Benedetti. Di lui mi ha sempre impressionato che si chiedeva sempre di ogni fenomeno l’evoluzione a 3-5 anni, non perdeva mai di vista lo scenario e in pari tempo non gli sfuggiva la cura del dettaglio per raggiungere l’obiettivo».











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